Corpografie, danza e audiovisivi a confronto
In scena a Pescara, dal 1 al 18 settembre la 9ª edizione di Corpografie.
Torna a Pescara per la nona volta Corpografie.
Una rassegna di danza intrecciata alla realtà audiovisiva che, a partire dalla performance, intercetta e convoglia pensieri e progetti. Incrocia temi e questioni al cuore del nostro vivere come modalità di libero sviluppo della ricerca artistica.
Punto focale del tema di questo festival, diretto artisticamente dal Gruppo Alhena e da Anouscka Brodacz, è la relazione del corpo con lo spazio. Una relazione atta a stimolare un vero e proprio linguaggio del pensiero fisico e creatrice di esperienze. Interferenze ed elaborazioni stimolate dal luogo con cui il corpo interagisce e diventa “paesaggio”.
Ecosistema in cui accadono “cose”, la danza è la disciplina che consente ancora di sperimentare inedite soluzioni in grado di rilanciare il concetto di rappresentazione. Per tale motivo il Gruppo Alhena propone per questa sua nuova edizione di Corpografie un calendario intriso di progetti innovativi. In collaborazione con una rete di partner strategici che vedranno, dall’1 al 18 settembre, alternare spettacoli e performance di residenza nazionali ed internazionali.
Si comincia il 1° settembre con Corpografie Off, progetto curato da Andrea Micaroni, Professore presso l’Accademia nazionale di Danza di Roma. Dopo il successo del 2021, si arricchisce di nuovi partner per rappresentare un punto fondamentale nel mondo della videodanza. Un concept mirato a far rianimare il palco tradizionale proprio a partire dalle potenzialità espresse dalla scena virtuale. Fondamentale, quest’anno, il partenariato con il festival Cinematica.
Gran finale, il 18 settembre, con Touch in VR di Ariella Vidach/AiEP, performance fondata sul concept “Dance the distance”. Individua nella realtà virtuale lo spazio deputato a ripensare la coreografia, ad espandere le dimensioni del nostro abitare. A riflettere sulla distanza come spazio, possibilità, apertura e dimensione specifica del nostro tempo. Nello spettacolo tre interpreti, due delle quali collocate in città diverse. Danzeranno una coreografia fatta di nuove modalità di intrecci, di gesti, di contatti in uno spazio virtuale creato appositamente e condiviso. Una dimensione coreografica innovativa che pone e impone delle inedite metodologie compositive e che trova il suo punto d’incontro proprio in questo festival.
Il programma completo è sulla pagina FB di Corpografie.