Litfiba – Villafranca – 29 luglio 2022

La pioggia incessante non ferma il rock dei Litfiba e i 6000 spettatori di Villafranca.

Tocca ai Litfiba, storica band fiorentina, chiudere questa edizione 2022 del Villafranca festival. Un’edizione che purtroppo, fatto salvo alcuni “acuti” come quelli degli Slipknot e appunto dei Litfiba è stata tutto sommato un pò in sordina. Ci si aspettava di più per questa edizione della ripartenza definitiva del post-pandemia, ma purtroppo non è stato cosi. Neppure il festival metal Rock The Castle ha saputo risollevare le sorti di una stagione non proprio felice.

Dopo due riprogrammazioni, il festival scaligero del metal ha perso, a poco più di un mese dal suo avvio, un’intera serata (sia chiaro, non per colpa degli organizzatori). Insomma, una stagione non proprio da ricordare.

A risollevare in qualche modo le sorti della stagione, ci hanno provato i Litfiba in una piovosa serata di fine luglio. Ottima la risposta del pubblico, forse in assoluto la serata con più presenze nel vallo del Castello Scaligero (testa a testa con quella degli Slipknot). Un pubblico che spaziava dagli storici fans oggi più che cinquantenni, a ragazzi poco più che ventenni. Bello ed inusuale vedere tre generazioni assieme accalcate alle antipanico.

Litfiba - Villafranca

Piero Pelù, storico frotman dei Litfiba.

Il concerto inizia puntuale, forse per cercare di sfruttare quanto più possibile la tregua offerta dalla pioggia. Piero Pelù e Ghigo Renzulli appena messo piede sul palco vengono accolti dal boato del pubblico. “Ritmo#2” il loro primo brano scorre via veloce, con Piero Pelù che prende da subito la scena da protagonista. Come al solito Piero è scatenato sul bordo del palco ad incitare i propri fans. Giusto il tempo di salutare il pubblico e partono i primi accordi di Proibito” e i 6000 del Castello di Villafranca impazziscono. Tutti uniti, sotto la pioggia incessante, ballano e cantano a squarciagola uno dei pezzi storici della band toscana.

Spazio poi a “Tex” e a “La preda” che “dedica, parole sue a quel “sbruffone con il colbacco” che ha deciso di far valere il suo potere su un’altra popolazione. Popolo ucraino a cui dedicherà subito dopo “Eroi nel vento”.

Litfiba - Villafranca

Piero Pelù mentre usa il microfono come un lazo.

Ascoltare ancora una volta assieme Piero Pelù e Ghigo Renzulli è un vero piacere per le orecchie. Il suono della chitarra di Renzulli è pulito e preciso, Ghigo senza chissà quali virtuosismi sa comunque “dire la sua” e si conferma, anche con 68 candeline sulle spalle, un’ottimo chitarrista. Peccato che sul palco Piero Pelù e  Ghigo Renzulli appaiano un pò come due entità distinte. Piero vuole tutta la scena per se. Pelù è sicuramente ben più carismatico di Ghigo, ma i due si cercano veramente poco.

Nella prima parte del concerto spazio poi al trittico “Vivere il mio tempo”, “Fata Morgana” e “Bambino”. Tre brani più meditativi e melodici che vengono chiusi da “Il volo”, brano che Pelù dedica a Ringo, storico componente della band deceduto a soli 27 anni.

Ghigo Renzulli

Ghigo Renzulli alla chitarra.

La pioggia non da tregua, come non danno tregua i Litfiba che intonano una dopo l’altra “Spirito”, “Paname” e “Regina di cuori” brano che viene accompagnato dalle fans più sfegatate dall’immancabile topless. Ma poco dopo, a placare (solo temporaneamente) gli animi arriva un breve black-out di una decina di minuti dovuto al temporale che nel frattempo ha iniziato ad infuriare sulla zona.

Ma la band fa di necessità virtù e sfrutta la sosta e al ritorno della luce si parte con l’encore di “Lacio Drom”, “El Diablo” e “Lo Spettacolo”, mentre tocca a “Cangaceiro” chiudere il concerto. I Litfiba benché arrivati al capolinea della loro quarantennale storia, hanno saputo ancora infuocare il pubblico proponendo il loro rock .

La scaletta proposta a Villafranca.

Ritmo 2#

Proibito

Tex

La preda

Eroi nel vento

Apapaia

Woda woda

Istanbul

Vivere il mio tempo

Fata Morgana

Bambino

Il volo

Spirito

Regina di cuori

Paname

Lacio drom (Buon viaggio)

El diablo

Lulù e Marlene

Dimmi il nome

Lo spettacolo

Cangaceiro

Articolo e foto a cura di Roberto Tommasini per LiveMedia24 /LivePhotoMusic

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