Retrofront di Psiker, un sound che racconta la contemporaneità

Non solo un finance-manager, il milanese Massimo Curcio è anche Psiker, artista trap-rap al suo settimo lavoro in studio.

Il 30 settembre esce in digitale Retrofront, il nuovo album di Psiker, l’alter ego del finance manager milanese Massimo Curcio. Il 7° album in studio è stato realizzato da 7 producer. Insieme a Psiker, hanno lavorato alla produzione del disco Daniele Franzese, J’adore Ladoor, Logos, Starchild, Mr. Bohem e Whizy. Sei giovani producer attivi soprattutto nella scena urban, trap e rap italiana.

«“Retrofront” è stato co-prodotto con altri sei producer, che in media hanno la metà della mia età. È la prima volta che mi lascio andare a questo tipo di collaborazioni» dichiara Psiker. «In 20 anni non ho mai avuto il coraggio di farlo. Non volevo che altri mettessero mano a ciò che, secondo me, determina più di tutto il sound finale di un brano: produzione e arrangiamenti. Con “Retrofront” sentivo che era arrivato il momento giusto per farlo. Sono brani nati in maniera spontanea, proprio come i primi che ho scritto a inizio anni 2000. Ma volevo per loro una sonorità più attuale, una produzione più fresca.»

Retrofront, distribuito da Ada Music Italy, è stato registrato presso Psikerstudio, No Type Studio e Vault Studio a Milano. L’album si compone di 10 brani in cui l’artista analizza con spirito critico, tuttavia senza rinunciare all’ironia, la quotidiana vita di ufficio. Dal punto di vista musicale Retrofront si caratterizza per una particolare unione delle sonorità tipiche degli anni ‘80 e ‘90 con quelle più contemporanee. Sonorità tipiche delle nuove generazioni di musicisti, in particolare della scena urban e trap.

In merito al suo nome d’arte, Psiker dichiara: «Vent’anni fa ho scelto di usare un nome d’arte per separare la vita privata da quella artistica. Da “psiche” (dal greco psyché, ovvero anima, mente), unito al suffisso “er” (che in inglese identifica “colui il quale”), è nato Psiker, “colui che pensa”. Attraverso il pensiero libero riesco a far emergere la mia creatività.»

«Quando penso mi capita di isolarmi anche se sono in mezzo a tanta gente» continua l’artista. «Ho capito con il tempo quanto questi “viaggi creativi” siano stati fondamentali per sopravvivere e superare tante difficoltà. Fin da quando ero un bambino tra i banchi di una realtà scolastica di cui non ho ottimi ricordi. Ancora oggi, il perdermi tra mille pensieri rappresenta la via di fuga dalle tante responsabilità della vita di tutti i giorni.»

Ed è così che appena fuori dall’ufficio, il Massimo manager si trasforma nell’artista Psiker. Le responsabilità, gli schemi e la rigidità lasciano il posto alla creatività e alla musica.

www.psiker.com

www.instagram.com/psiker_musicwww.facebook.com/psiker1

Gino Morabito per LiveMedia24

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