Samantha Casella: “Santa guerra” a Venezia

Incontriamo Samantha Casella, giovane ed abile regista, che ci presenta il suo nuovo lavoro, "Santa guerra".

Samantha Casella è una giovane e preparata regista che, a suo modo, ama trattare temi importanti, degni di nota. “Santa guerra” è il titolo del suo ultimo lavoro.

“Santa guerra”, sarà presentato a Venezia, all’interno di un evento divenuto molto importante. Samantha Casella avrà così modo di assistere ad una prima, anche se minima, visione di questo suo nuovo progetto.

Incontriamo la Casella, oggi, per parlare, appunto, di questo suo nuovo lavoro, “Santa guerra” e dei progetti futuri. Una passione forte, quella che la lega alla regia, di cui ci parla apertamente.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Samantha, come procede il tuo vissuto? 

Sto davvero, bene. Vi ringrazio per avermelo chiesto. Sono in piena fase preparativa, prima di affrontare questo debutto a Venezia, alla 79esima Mostra Internazionale del Cinema.

A cosa devi questa grande e forte passione che nutri per la regia? 

Devo questa forte passione ai film di Bergman, alla sua immensa bravura. Lo stimo anche oggi, a distanza di così tanto tempo. Negli anni, poi, ho pensato di perfezionarmi sempre più, fino a conseguire un diploma alla Scuola Holden di Baricco. Ho studiato, nello specifico, sceneggiatura e tecniche narrative. Conseguentemente, ho preso parte ad una scuola di regia.

“Santa guerra” è il tuo ultimo, importante, lavoro che, ben presto, sarà presentato all’interno di un evento divenuto importante, negli ultimi anni, a Venezia. Cosa puoi anticiparci a riguardo? 

Sicuramente si tratta di un lavoro indipendente, ben strutturato, caratterizzato da un cast forte, desiderato ma, al contempo, inaspettato. “Santa guerra” è costituito da una chiave onirica, surreale, così come lo è, da sempre, il mio percorso da regista. Di certo, la trama porterà lo spettatore ad interrogarsi, a ragionare su un aspetto importante della vita. Sono curiosa di sapere quali sensazioni farà scaturire in ogni singola persona.

Se di sensazioni si parla, cosa ti aspetti che possa trasmettere, appunto, “Santa guerra”? 

Ciò che conta, per quanto mi riguarda, è che si possa rendere visibile, sempre più, tutto ciò che si ha modo di realizzare in maniera indipendente. Penso sia fondamentale poter far conoscere al pubblico, che è comunque vasto, prodotti che non hanno grandi vetrine a disposizione. Tali lavori non possono passare inosservati.

Un cast d’eccezione, il tuo, costituito da personaggi di spicco come: Maria Grazia Cucinotta, Isabella Tedesco, Ekaterina Buscemi e non solo. A cosa devi tale scelta? 

Verissimo! Sono stata fortunata, come spesso capita durante i miei film. Sono stata felice di accogliere nel cast attori come: Eugenia Costantini, Maria Grazia Cucinotta, Simona Lisi, Isabella Tedesco e Ekaterina Buscemi. Non avrei potuto chiedere di meglio.

Se di futuro si parla, cosa bolle in pentola?

Ho terminato, da poco, una seconda sceneggiatura. Un film che, ancora una volta, parla di onirico, di surreale, di cose di cui saprò dirvi di più in futuro, appunto.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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