Rumba de Bodas: tanta musica nel nostro futuro
Nati a Bologna del 2008, i Rumba de Bodas ci presentano il loro nuovo singolo "Todo Mundo".
Incontriamo i Rumba de Bodas, un gruppo nato a Bologna nel 2008, caratterizzato da alcuni amici, ex compagni di scuola. A prendere parte al gruppo, dal 2013 al 2016, Matilda de Angelis, nelle vesti di cantante.
I Rumba de Bodas, negli anni, hanno saputo crearsi una propria strada, una propria autonomia. Il loro nuovo singolo, “Todo Mundo”, parla di libertà, di mondi da visitare, di esperienze da fare.
Vi lasciamo ai Rumba de Bodas, a questa intervista, al loro percorso in musica.
Ben trovati su LiveMedia24, vi ringraziamo per aver accolto il nostro invito. Come procede il vostro vissuto in musica?
Grazie a voi! Stiamo bene e siamo soddisfatti di ciò che ci sta capitando, del tour portato avanti questa estate. Abbiamo visitato posti incredibili, conosciuto persone e tutto a bordo del nostro furgone. Poche le ore di sonno alle spalle, ma siamo felici di ciò che abbiamo attraversato. Adesso è tempo di riposarsi e di capire come muoversi in futuro.
Come ha avuto inizio, esattamente, la vostra carriera e quali miti, se così è stato, hanno guidato il vostro percorso?
I Rumba de Bodas nascono nel 2008, tra i banchi di scuola di Bologna. Il nostro primo live, non a caso, ha avuto vita proprio il 4 aprile del 2008 in occasione della festa delle scuole organizzata al TPO di Bologna. Background differenti ma siamo comunque riusciti a risultare, nel tempo, compatibili. Tra i nostri miti ci sono: Oumou Sangarè, Jaojoby, Pitura Freska, Ska-P, Lettuce, Soulive, Chucho Valdés, e tanti altri.
A cosa si deve l’origine del nome della vostra band?
Il nome Rumba De Bodas nasce dalla geniale idea di Giobbe, ex membro e cofondatore del gruppo. Il nostro nome è composto dalla parola “rumba”, che oltre ad essere un genere musicale richiama il senso del ritmo e della danza. L’altra parola, “bodas”, in spagnolo significa “matrimoni”. Si allude, quindi, alla mescolanza di generi musicali che ci caratterizza, insieme alla carica e alla voglia di ballare che suscitano i nostri brani.
A far da spalla a tutti voi, dal 2013 al 2016, Matilda De Angelis, oggi nota attrice. Che ricordo avete di quel periodo, di quanto Matilda era al servizio della band e dei primi progetti realizzati insieme a lei?
Matilda è stata la nostra seconda cantante. La prima, oggi pediatra e nostra grande amica, è stata Giulia Soli. Ricordiamo bene l’arrivo di Matilda nella band. Appena entrata nel gruppo, era già con noi in furgone alla volta del Regno Unito per un tour di una settimana. Nello stesso anno, tra l’altro, abbiamo registrato Karnaval Fou, il nostro secondo album. Lei, in quella occasione, ha contribuito componendo alcuni brani e scrivendo dei testi. La sua presenza sul palco è sempre stata incredibile, capace di ammaliare il pubblico sia con la voce che con la propria energia. Ci ricordiamo di quando, alcune volte, faceva persino delle spaccate sul palco. Riusciva a lasciarci a bocca aperta. Matilda fa parte di quei ricordi belli che portiamo ancora oggi nel cuore.
“Todo Mundo” è il titolo del vostro nuovo singolo. Di cosa parla e cosa vi ha portato a realizzarlo?
L’idea è del nostro batterista che, da tempo ormai, studia i ritmi della musica Nord Africana. L’idea era quella di creare un brano che sapesse di ancestrale, grazie ai ritmi d’Africa. Un qualcosa che, allo stesso tempo, si collegasse al moderno attraverso sonorità elettroniche. Il tema fiati è incalzante e trionfale, la costruzione distesa del brano richiama l’idea di un viaggio musicale. Ci si prende del tempo per ascoltare. Il testo è un inno del proprio sé: la consapevolezza della propria situazione, la denuncia, la riscoperta e infine la speranza per un futuro migliore. Il tema della libertà è richiamato più volte e in lingue diverse. Il portoghese e il francese simboleggiano la portata universale del messaggio.
Quale messaggio desiderate lanciare con la vostra musica e quali palchi vi augurate di poter calcare?
A dire il vero non ci siamo mai sentiti paladini di una causa, nello specifico. Abbiamo sempre preferito far parlare la musica, invece che noi stessi. Sicuramente, ad ispirarci di più, è stato il senso di libertà che la musica può trasmettere, sia attraverso le parole che attraverso il suo semplice manifestarsi. Di palchi ne abbiamo calcati veramente tanti e alcuni di incredibili. Tra questi vi è il Montreaux Jazz Festival, il Sula Fest in India, il Kaliningrad Jazz Festival in Russia, il Pennabilly Festival, Il Festival Des Kulturen a Stoccarda. Ci auguriamo di ritornarci, soltanto questo.
Se di programmi televisivi si parla, a quali di questi vi piacerebbe prendere parte?
Tra i programmi musicali in stile X-Factor e simili, sicuramente nessuno. Non è il nostro modo di vivere la musica. A Sanremo ci abbiamo pensato ma non è semplice. Per ora la nostra carriera televisiva si ferma a “A Tambur Battente”, TeleSanterno. In quella occasione abbiamo fatto una simpatica apparizione. Trovate il video su YouTube ed anche su Instagram. Ci siamo divertiti tantissimo in quella occasione.
Progetti futuri all’orizzonte?
La tappa più importante, al momento, è quella dell’uscita dell’album, programmata per inizio 2023. Nel frattempo usciranno anche altre cose, di cui però non vi possiamo dire nulla per ora. Non vi resta che seguirci e restare sul pezzo!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
I commenti sono chiusi.