Romanzo d’infanzia, in scena il rapporto tra adulti e bambini
Il 3 novembre al Teatro Palladium va in scena Romanzo d'Infanzia, a cura della Compagnia Abbondanza Bertoni.
Pluripremiato, tradotto in quattro lingue e rappresentato in tutto il mondo con più di seicento repliche. Torna in scena lo spettacolo cult di una delle più originali compagnie di danza contemporanea: Romanzo d’infanzia della Compagnia Abbondanza Bertoni. La regia e la drammaturgia sono firmate da Letizia Quintavalla e Bruno Stori.
Uno spettacolo che commuove i più grandi e fa ridere i più piccoli. Un racconto crudele, ma abitato dalla grazia e dallo humour. Un lavoro che affronta in modo diretto ma con estrema poesia il rapporto difficile, affascinante e spesso violento tra adulti e bambini.
«Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni paese. Insomma è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole.» (Letizia Quintavalla, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza, Bruno Stori)
Appuntamento imperdibile dunque il 3 novembre al Teatro Palladium. Due le repliche del capolavoro di una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano. Per le loro creazioni, per l’attività formativa e pedagogica e per la diffusione del teatro danza contemporaneo. Evento di chiusura di Supernova, rassegna di danza rivolta alle nuove generazioni, in particolare alla fascia 2-12 anni, e ideata da Orbita.
Romanzo d’infanzia è uno spettacolo dedicato a quanti non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli. Un lavoro che parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi. Della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni. Del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli.
Il linguaggio del teatro-danza si propone qui in una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini.
“L’infanzia è il diamante della nostra vita, è grezza e abbagliante. Si può scheggiarlo e offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male. Se è vero che d’amore si può impazzire è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore. Tra gli eterni deboli ci sono i bambini.”
Attorno a questa riflessione, nasce nel 1997 Romanzo d’infanzia, una girandola strepitosa di invenzioni, di movimento, di comunicazioni tra palcoscenico e platea. Alla scoperta del mondo bambino e di quello adulto, nei suoi confronti, tra tenerezza e crudeltà, con violenza icastica, tra gioia, tristezza e umorismo graffiante.
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