Rinvenuto Apollo Sauroctonos a San Casciano
Questa straordinaria statua in marmo, spezzata durante la chiusura rituale del santuario nel V secolo d.C., rappresenta un tassello prezioso nella storia del luogo di culto termale.
Nel corso della recente campagna di scavo archeologico a San Casciano dei Bagni, è stata rinvenuta la statua di un Apollo Sauroctonos (Apollo con la lucertola). La campagna si è conclusa il 14 ottobre 2023.
Questa straordinaria statua in marmo, spezzata durante la chiusura rituale del santuario nel V secolo d.C., rappresenta un tassello prezioso nella storia del luogo di culto termale.
Gli scavi sono stati condotti dal Comune di San Casciano dei Bagni in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e l’Università per Stranieri di Siena. Hanno rivelato nuovi dettagli sulla convivenza di culture diverse presso il santuario.
La campagna di scavo.
La campagna di scavo 2023, durata oltre tre mesi, ha ampliato la conoscenza del Bagno Grande di San Casciano. I ricercatori hanno portato alla luce una precedente struttura di età etrusca al di sotto del tempio romano, svelando un contesto culturale stratificato, evidenziando la ricchezza storica del luogo.
Lo scavo, che nel 2022 aveva già portato alla luce un deposito votivo con oltre venti statue in bronzo, anche quest’anno ha riservato nuove ed eccezionali scoperte.
Nel 2022 erano emerse sulle statue in bronzo iscrizioni che documentavano la devozione e le cure presso il santuario termale di genti provenienti dal mondo etrusco e da Roma. Nella campagna del 2023 gli archeologi hanno portato alla luce un eccezionale donario (un altare) in travertino con iscrizione bilingue etrusco-latino. Si tratta di uno dei rarissimi esempi di iscrizione bilingui mai rinvenute.
La statua di Apollo Sauroctonos.
La statua in marmo di Apollo Sauroctonos, frammentata ma quasi totalmente ricomponibile, è stata rivenuta sul bordo della vasca sacra. Questa figura, giovane e imberbe, risalente almeno al II secolo a.C., aggiunge un nuovo capitolo al culto di Apollo legato alle acque termali. La statua fu deliberatamente spezzata nel V secolo d.C., coincidendo con la chiusura rituale del santuario a causa della diffusione del cristianesimo nel territorio.
La presenza di Apollo a San Casciano dei Bagni, attestata già dal 100 a.C. Si collega a un periodo di profonda trasformazione e interrogativi politici e sociali.
Le prossime ricerche e lo studio della statua promettono di svelare ulteriori dettagli sulla presenza di Apollo e sulle pratiche rituali legate alle acque termali nella regione. La presentazione delle scoperte si svolgerà il 23 novembre 2023 presso il Casino delle Rose a Fonteverde Spa.
Coninvolgimento della comunità.
Lo scavo ha raggiunto un’estensione di circa 400 mq, con una profondità di oltre quattro metri in alcuni punti. Il Ministero della Cultura ha autorizzato la concessione dello scavo al Comune di San Casciano dei Bagni. La collaborazione tra il Comune, la Soprintendenza e l’Università per Stranieri di Siena ha reso possibile questa importante ricerca. Hanno coinvolto oltre cinquanta studenti e settanta studiosi.
Il successo degli scavi è stato reso possibile grazie al supporto finanziario del Comune di San Casciano dei Bagni e di diverse organizzazioni. Tra cui Friends of Florence, Vaseppi Trust, Gruppo E – Alleati IT, società Banfi, Michelangelo Travel e Castello di Fighine. Il coinvolgimento attivo della comunità locale è testimoniato dai percorsi di archeologia civica coordinati dal Gruppo Archeologico Eutyche Avidiena.
Fonte: Artemagazine.
A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.
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