Fuori il nuovo singolo di Fabio Cinti “Guardate com’è rossa la sua bocca”
"Guardate com'è rossa la sua bocca" è il nuovo singolo di Fabio Cinti, un singolo omaggio ad Angelo Branduardi.
LiveMedia24 incontra il cantautore Fabio Cinti che ci presenta il suo nuovo singolo, “Guardate com’è rossa la sua bocca”, divenuto poi un omaggio ad Angelo Branduardi.
Al fianco di Fabio Cinti, in questa avventura, il collega e amico Alessandro Russo.
Vi lasciamo a questa nostra breve intervista e alle parole di Fabio Cinti.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Fabio, come procede il tuo vissuto?
Ciao! Mi pare vada tutto bene! D’altra parte anche le difficoltà fanno parte dell’esistenza, sarebbe una noia senza…
Un omaggio ad Angelo Branduardi questo tuo nuovo progetto, “Guardate com’è rossa la sua bocca”, per i suoi 50 anni di carriera. Come ha preso vita esattamente il tutto e a cosa devi la collaborazione con Alessandro Russo?
In realtà l’album non nasce come tributo ai 50 anni di carriera di Branduardi, ma come puro divertimento e come studio mio e di Alessandro Russo su una manciata di canzoni che ci stanno molto a cuore, perché le ascoltiamo fin dall’infanzia.
Io e Alessandro ci conosciamo da quindici anni, grazie ad un amico comune e da allora, oltre che essere diventati molto amici, siamo abbastanza inseparabili da un punto di vista musicale e professionale, ci completiamo. Anche in questo caso, mentre suonavamo queste canzoni, ci siamo resi conto che funzionavano e che avremmo potuto affrontare uno studio più approfondito per farne un album. Poi siamo finiti nel 2024, e ci siamo resi conto che era l’anniversario del primo disco di Branduardi… meglio di così!
Un’atmosfera particolare, un video che mostra quanto sia forte l’alchimia artistica che ti lega ad Alessandro Russo quando si tratta di suonare Branduardi. Cosa puoi dirci a riguardo, quali sensazioni ti legano alla sua musica?
Quando si ascolta un artista fin dall’infanzia è come se quelle canzoni fossero diventate un po’ tue. Questo è accaduto sia a me che ad Alessandro, e così quando ci ritroviamo a suonarle siamo perfettamente allineati sulla stessa estetica, sulla stessa linea sensibile. È una fortuna! Va detto che per affrontare l’opera di grandi maestri come Branduardi, bisogna essere anche un po’ responsabili, e cercare un rigore che allontani dal produrre delle semplici cover, magari troppo personalizzate.
Fabio, come ha avuto inizio questo tuo viaggio in musica e quali consapevolezze hai raggiunto nel corso degli anni?
Suono e canto dall’adolescenza, ma l’approccio professionale è cominciato tardi rispetto agli standard… Il primo disco l’ho fatto a 33 anni. Non ho mai avuto smanie di successo, non più di tanto almeno, mi interessava seguire un percorso e fare le cose in un certo modo. Non sempre ci sono riuscito, se mi guardo indietro forse alcune cose non le rifarei o forse le farei in modo diverso. cercherei di avere più coraggio e mi impegnerei di più su cose che ai tempi non ritenevo importanti e che invece lo sono. In definitiva però posso dire di essere stato abbastanza fortunato perché al di là di tutto mi trovo nelle condizioni di poter fare solo questo lavoro, e non è poco, al di là degli esiti e del successo.
Chi è oggi Fabio Cinti e cosa ti auguri di poter concretizzare in futuro?
Se sapessi esattamente chi sono sarei ancora più fortunato di quanto dico sopra. Posso dire che più vado avanti più mi rendo conto di essere minuscolo e insignificante, quindi sono sulla buona strada.. Il futuro? Sto lavorando a un saggio di filosofia… estetica e immanentismo nella fattispecie. Mi piacerebbe continuare su quella strada, e certamente, fare altri dischi.
Possiamo aspettarci un nuovo, dunque, un nuovo album a breve e di poterti ascoltare dal vivo questa estate?
Sicuramente qualche live ci sarà, per un altro disco bisognerà aspettare un po’.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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