Pino Petruzzelli è in scena, dal 12 al 14 aprile, con “ERKIN – Una favola in musica per il pianeta terra”.

“ERKIN – Una favola in musica per il pianeta terra”, sarà in scena sui Teatri del Palco di Sant’Agostino, ad opera dello stesso Pino Petruzzelli.

Vi lasciamo alle parole di Pino Petruzzelli, al suo racconto di “ERKIN – Una favola in musica per il pianeta terra”.

La ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Pino, parliamo subito di “ERKIN – Una favola in musica per il pianeta terra”, di come si è sviluppato questo suo progetto?

È stato l’interesse all’ambiente, la riflessione sui problemi, sulla spinta a ripartire, a portarmi a realizzare questa favola. Il teatro è vita, rinascita, non depressione, a mio avviso. Raccontiamo l’epopea e lotta di Erkin, un pesce sopravvissuto nel grande Mare D’Aral, nel voler diventare uomo, e quindi forte. Un intento in cui non riuscirà perché, diversamente, diventerà uccello e potrà così volare distante dalla pozza nella quale ha vissuto. Il distacco, la possibilità di guardare altrove, gli consentirà di scoprire altri mondi, visioni, prospettive.

Ciò a dimostrazione che da lontano possiamo guardare a ciò che ci accade in maniera diversa, più ampia?

Esattamente!

Lei è positivo, come diceva poc’anzi, ed insegna anche scrittura scenica alla Silvio D’Amico di Roma. Quale sapere, consapevolezze, cerca di trasmettere ai suoi allievi?

Ho sempre fatto cose in cui credevo, in questa vita, per cui avevo sete di conoscenza. Ho compreso varie culture, allontanandomi per anni, ho anche conosciuto zone di guerra e non solo.. Ai ragazzi dell’Accademia Silvio D’Amico cerco di dimostrare che sono parte di ogni cosa, senza esclusione alcuna. Sono i social, ad esempio, a dividerci, a metterci l’uno contro l’altro. Diversamente, ritengo sia necessario stare con gli altri, confrontarsi, viversi.

Le andrebbe di rivolgere un invito ai nostri lettori affinché possano recarsi in teatro per “ERKIN – Una favola in musica per il pianeta terra”?

Portiamo avanti un lavoro bellissimo, così come le musiche che lo compongono. Lo spettatore, dal suo posto, ne potrà trarre le sue conclusioni. Unica prerogativa, la possibilità di sognare, per Tutti!

Alessia Giallonardo per LiveMedia24