Fuori ora “Sienteme” il nuovo singolo di Roberta Tondelli
Volete ascoltare il nuovo singolo di Roberta Tondelli "Sienteme"?? Nulla di più facile, basta accedere ad una qualsiasi piattaforma di streaming audio.
Il singolo di Roberta Tondelli, “Sienteme”, è tratto dall’album, “Tutta ‘a vita affacciata all’ammore”, un progetto a cui la Tondelli crede molto.
Amare il prossimo senza pregiudizi, in maniera incondizionata, di questo parla il nuovo brano di Roberta Tondelli, “Sienteme”.
Vi lasciamo alle parole di Roberta Tondelli, a “Sienteme”, a questa nostra intervista..
“Tutta a vita affacciata all’ammore” è il titolo del tuo nuovo progetto discografico e “Sienteme” ne è un estratto. Come ha preso forma il tutto, Roberta, cosa puoi dirci a riguardo?
L’album è stato da me fortemente voluto, per l’esigenza di proporre nuove canzoni al pubblico, sia in vinile che CD, in questa occasione. Al brano, “Sienteme”, teniamo tantissimo, insieme agli autori, Antonio De Carmine e Mauro Spennillo. Un inno all’amicizia, questo nobile sentimento che arriva nelle nostre vite quando meno ce lo aspettiamo.
Ha preso forma soprattutto nelle parole, in maniera molto semplice e vera. In questa canzone c’è, infatti, tutto ciò che per noi è l’amicizia: presenza, ascolto, fiducia e ci sembra un messaggio idoneo a questo periodo storico. Un periodo in cui si respira una sfiducia generale, non solo nel futuro, ma anche nelle persone. Con “Sienteme” vogliamo, quindi, poter dire che fidarsi di un amico si può e che spesso è salvezza. Può sembrare difficile, ma basta sapersi riconoscere tra la folla.
Fondamentale il sostegno legato alla clownterapia, qualcosa da non far mai mancare negli ospedali, specie ai bambini. Come si è sviluppato tutto ciò?
La clownterapia è una delle tante forme di volontariato che pratico ed è tra le cose più belle che potessi decidere di intraprendere. C’è una magia nelle corsie, non solo ospedaliere, ed è quella di non sentire il peso di ciò che si vive e vede. La clownterapia permette di oltrepassare tutto e concentrarsi nel “qui ed ora”, su ciò che posso fare in questo preciso e prezioso momento. Il volontariato può permettere di capire e/o confermare quanto fortunati siamo, quanto spesso ci lamentiamo di cose superflue. Il tutto, tra l’altro, dimenticando che possiamo ritenerci dei veri e propri privilegiati.
Roberta, ti andrebbe di raccontarci di come ha avuto inizio questo tuo percorso artistico e passione per la musica? Quali artisti hanno ispirato il tutto?
Da bambina sognavo e speravo di poter fare proprio questo mestierr. La mia cameretta era il mio palco, lo specchio rifletteva un pubblico Immaginario e la spazzola era il mio microfono. Detto così può sembrare un po’ folle e forse lo è (ride).. Del resto, la follia è credere fermamente in ciò che si ama, tra le armi vincenti di una persona.
Ho iniziato a cantare in pubblico a soli sedici anni ed oggi ne ho quarantatrè. Continuo a sognare, a tenere allenate le mie corde vocali e, soprattutto, continuano a tremarmi gambe ed il cuore ad ogni concerto. Guai se così non fosse! L’ispirazione credo mi sia arrivata da Pino Daniele, principalmente, mio guru. Lo ascolto da quando avevo nove anni e me ne sono innamorata, artisticamente parlando, sin da subito.
Ho sempre amato ascoltare buona musica, in realtà, e questo mi ha permesso di aprire i miei orizzonti, le mie idee rispetto a ciò che avrei voluto fare da grande. Molto di tutto ciò si evince dai miei lavori discografici, dagli arrangiamenti a cura di Mauro Spenillo che ad oggi sa perfettamente cosa amo.
Roberta, cosa ti auguri di concretizzare nel lungo periodo?
Mi auguro di continuare a portare profondo rispetto e riconoscenza per il mio mestiere, affrontandolo sempre al meglio. Mi auguro, inoltre, di portare la mia musica in giro per la nostra meravigliosa Italia e, perché no, anche oltre..
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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