Daniel Chiragarula torna sul campo da basket
Un ritorno alle origini il torneo Fimba per Daniel Chiragarula e per tanti suoi compagni di avventura.
Incontriamo Daniel Chiragarula, ex giocatore di basket, in occasione del torneo da poco terminato, Fimba Italia.
Un torneo che ha visto trionfare l’amore per lo sport, in prima battuta, un ritorno alle origini per molti ex giocatori, un ritrovato amore per questo bellissimo sport.
Vi lasciamo alle parole dello sportivo Daniel Chiragarula, al racconto di questa sua emozionante esperienza…
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Daniel. Parliamo subito del campionato europeo, categoria senior, che ha da poco terminato la sua corsa. Che esperienza ha rappresentato per tutti voi?
È stata un’esperienza unica, davvero importante! Rappresentare la propria nazione credo sia il sogno di ogni sportivo e arrivarci in tarda età è ancora più soddisfacente. Ti regala un tocco in più, ti permette di affrontare tutto con maggiore consapevolezza, specie dopo tanto lavoro. Un vero e proprio coronamento di un sogno! Spesso si pensa che lo sport sia soltanto divertimento ma non è così. Soltanto chi lo pratica è davvero consapevole degli sforzi profusi, sia dal punto di vista fisico che mentale.
Rappresenti, in quel di Pesaro, la categoria over quaranta. Cosa ti auguri per il tuo futuro ed anche per il futuro della squadra?
La soddisfazione è quadrupla, specie dal punto di vista personale. Ho realizzato quattro sogni in soli nove giorni, cosa volere di più? Ho vestito la maglia della nazionale, ho indossato il numero 8 in onore del mio idolo e mentore Kobe Bryant, ed ho condivido, cosa ancora più importante, questa esperienza con parte della mia famiglia. Tra questi, sicuramente, mia figlia che non mi aveva mai visto giocare. Per il futuro mi auguro di poter portare a casa l’oro, magari proprio in previsione dei prossimi mondiali in Svizzera.
Quali sensazioni ti hanno accompagnato per l’intero campionato?
Un gruppo speciale, un vero onore farne parte! Abbiamo compreso sin dai primi raduni che saremmo stati uniti, compatti verso il nostro obiettivo. Ne ho girate tante di squadre e so bene che non è facile trovare sin da subito un equilibrio. Ogni membro della squadra avrà un posto speciale nel mio cuore. Un affetto puro, reale, che può essere esternato anche alle nostre famiglie, vicine nel percorso compiuto.
Cosa puoi dirci di te, del tuo vissuto…
Resto un giocatore di basket caratterizzato, da sempre, da una grande passione per questo sport. Continuerò ad amare questo sport anche in futuro, seppure abbia dovuto mettere uno stop alla mia carriera. Il giorno in cui smetti di giocare è sempre il più duro. Sappiamo bene quanto sia breve la carriera di uno sportivo, il dover ricominciare sempre, a meno che non si giochi a livelli altissimi. Attualmente lavoro nell’editoria scolastica e come personal trainer. È stata la chiamata al torneo a riaccendere la fiammella, la voglia di tornare in campo…
Quale messaggio vorresti poter trasmettere ai giovani in particolar modo?
Non è mai troppo tardi per sognare e non bisogna smettere di farlo! Tutto può accadere, anche quando meno te lo aspetti… per tale motivo ringrazio la Fimba Italia che ha creduto in me e tutto lo staff, comprese le famiglie di cui parlavo poco prima. Sognare rende vivi!!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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