Marco Guadagno, una delle belle voci del nostro doppiaggio

Da sempre attore e doppiatore, Marco Guadagno, non ha mai avuto dubbi sull'amore che nutre per questo mestiere.

Da sempre impegnato a pieno ritmo nel doppiaggio e nella recitazione, Marco Guadagno non ha mai avuto dubbi sul grande amore che nutre per questo mestiere.

A dimostrazione di ciò, oltre l’impegno profuso nella professione, il suo primo studio di doppiaggio, aperto a soli ventisette anni.

Tanto e di più in questa nostra intervista a Marco Guadagno pronto a parlarci di sè e ad indicarci qualcosa sul suo futuro artistico…

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Marco. Sei tra le più belle voci del doppiaggio italiano ma, esattamente, come ha preso forma questa tua passione?

Questa bellissima avventura ha avuto inizio da bambino, potrei dire per gioco, a casa di un Sergio Leone a me quasi sconosciuto. La scelta di voler intraprendere questa carriera è avvenuta a soli diciotto anni, da curioso quale sono, approcciandomi al teatro. Sono convinto che non esista il doppiaggio senza la recitazione. Devono andare di pari passo, associandole l’una all’altra.

Quale ruolo, o se vogliamo, quale voce ti è rimasta maggiormente nel cuore, negli anni?

Il percorso dei primi anni, quello compiuto da giovanissimo. Parliamo, quindi, di “Happy Days”, dei “Puffi” con il mio inconfondibile ‘che è meglio’, frase che mi ripetono ancora oggi quando mi riconoscono al bar, ad esempio. Ricordo con piacere anche le prime animazioni con Miyazaki, il prestare la voce a Matthew Broderick, la direzione dei film della Marvel…

Personalmente, ti ricordo con piacere anche in Beverly Hills 90210 in cui hai prestato la voce a Jason Priestley, il ‘giovane’ Brandon Walsh. Una serie amatissima… 

Si, amatissima! Recentemente è proprio scomparsa una delle protagoniste, Shannen Doherty. Chissà quanti ne resteranno! Il bello di questo mestiere risiede nella possibilità di regalare qualcosa di eterno. Un qualcosa di immortale, una responsabilità che arriva nelle case degli italiani.

Sei cambiato tanto da quelli che sono stati i tuoi primi passi mossi in questo ambiente?

Non saprei dirtelo! Resto un curioso, una persona sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di un giusto suono, qualcosa capace di emozionare. Ritengo sia importante evolversi, migliorare sempre, non dare mai nulla per scontato.

Nei limiti del possibile, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?

A breve potrete assistere ad alcuni film di cui ho curato la direzione. Altro non posso anticiparvi, non ora…

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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