Incontriamo Renato Cortesi, la voce italiana di Gérard Depardieu

Attore e doppiatore Renato Cortesi, pronto a raccontarsi, a parlare dei suoi trascorsi artistici, cosi come del periodo in cui ha prestato la voce ad attori del calibro di Gérard Depardieu e André Dussollier.

Una voce che ricordiamo tutti, quella di Renato Cortesi, da sempre attore e doppiatore, conosciuto per le sue tante interpretazioni, così come per aver prestato la voce a Gérard Depardieu e André Dussollier, tra i tanti.

Incontrare Renato Cortesi ci regala piacere per via del vissuto di cui ci parla, dell’amore per il teatro e per il doppiaggio, per l’attenzione che sa regalare al bello.

Vi lasciamo alle sue parole, a questa nostra intervista, al racconto di ciò che ha vissuto nel suo mestiere.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Renato. Da sempre apprezzatissimo per la voce, per la recitazione, che ricordo hai di quei primi passi mossi nell’ambito dello spettacolo?

Prima di approdare al doppiaggio c’è stato il bel teatro universitario e, dopo alcune tournée in giro per l’Italia, ho cominciato a mettere la mia voce al servizio di alcuni importanti attori. Ritengo sia più che fondamentale associare la recitazione al doppiaggio, questo perché non si può essere doppiatori se non si è dapprima attori.

Gérard Depardieu, Andrè Dussollier e William Hurt sono soltanto alcuni dei noti attori a cui nel corso degli anni hai prestato la voce… 

Ne sono stato e ne sono ancora oggi onorato. Ho avuto modo di stringere la mano sia a Gérard Depardieu che ad André Dussollier. Li stimo molto ed ho avuto modo di poter dialogare con loro vista la mia passione per il francese.

Un’epoca di grandi artisti quella che hai avuto modo di vivere sin da ragazzo… 

Esattamente! Ho conosciuto i grandi e grazie a loro sono diventato un po’ grande anch’io.

“Suggestioni dal set”, ad opera di Marco Bonardelli, ti ha visto tra i suoi protagonisti recentemente, all’interno della XIX Festa del Cinema di Roma. Quali sensazioni a riguardo?

Sono stato felice di poter mettere il mio sapere a disposizione dei presenti. La mia voce, purtroppo, non è più quella dei primissimi anni ma esserci mi ha reso felice, specie per Marco, un amico.

Un consiglio da rivolgere ai giovani?

Consiglio loro di dedicarsi anche alla recitazione, specie se si ha una bella voce. Prima di essere dinanzi ad un microfono è importante sapersi prestare alla recitazione.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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