I colori dell’autunno: viaggio tra i laghi del basso Trentino
I panorami dei laghi del basso Trentino si fondono con i caldi colori dell’autunno, un’itinerario di viaggio consigliato da percorre con tranquillità, quando il turismo di massa in zona è pressoché assente.
I colori dell’autunno: viaggio tra i laghi del basso Trentino. L’itinerario proposto è stato pensato per essere percorso ad inizio autunno, quando la natura si appronta per l’inverno e regala paesaggi unici grazie ai colori del foliage. Il viaggio si snoda tra i più famosi laghi del basso Trentino.
Ovviamente l’itinerario può essere percorso anche in estate, ma non sarà possibile raggiungere con mezzi a motore il lago di Tovel. Si dovrà parcheggiare a pagamento a circa 6 km da questo e salire tramite un bus navetta.
Sintesi dell’itinerario.
- Punto di partenza: casello autostradale di Trento nord.
- Punto di arrivo: casello autostradale di Trento nord.
- Chilometri totali: 159
- Periodo consigliato: inizio autunno.
- Durata ideale: 1 giorno.
Il nostro itinerario parte dal piazzale esterno del casello autostradale di Trento nord lungo la A22. Da qui, seguendo le indicazioni per il monte Bondone, si inizia subito a salire lungo la salita che durante l’estate è teatro della Trento-Bondone, la più antica prova del campionato italiano velocità in salita. Per i motociclisti più affamati di curve si tratterà di 20 km di pura adrenalina. Tecnicamente la strada è un misto veloce con tornanti ampi. Da Vason, si scende velocemente verso Calavino.
Il colori dell’autunno lungo il percorso del nostro viaggio tra i laghi del basso Trentino . (Foto: Roberto Tommasini)
Lungo la discesa si incontra il lago di Lagolo, piccolo laghetto di montagna; Caratteristica di questo piccolo bacino è il fatto di non essere alimentato da nessun immissario.Le sue acque infatti provengono esclusivamente da sorgenti sotterranee. Si prosegue verso l’abitato di Sarche, poco prima di questo si consiglia di effettuare una breve deviazione verso il lago di Toblino, ai più conosciuto per la presenza su una penisola lungo il versante settentrionale dell’omonimo castello. Attenzione durante le calde giornate estive a non essere attratti dalle sue calme acque superficiali. Seppur non esista uno specifico divieto di balneazione, il lago è conosciuto per le sue acque gelide anche nel mezzo dell’estate più calda e per le sue forti correnti di profondità. Se certate approdo per un bagno ristoratore, meglio passare oltre…
Il lago di Doblino con l’omonimo castello. (Foto: Roberto Tommasini)
Dall’abitato di Sarche ci si dirige verso Comano, località conosciuta e apprezzata per i suoi stabilimenti termali. Da qui si inizia nuovamente a salire lungo la SS421 dei laghi di Tenno e Molveno. La strada è ampia e dopo le prime gallerie, poco fuori dall’abitato di San Lorenzo Dorsino costeggia ripide pareti rocciose. Si arriva costeggiandolo lungo tutta la sua lunghezza, al lago di Molveno, splendido lago alpino circondato dal massiccio del Brenta. Le sue cime più alte si riflettono in esso, regalando scorci incantati, specie in autunno inoltrato quando cariche di neve contrastano con il verde intenso delle sue acque. Il lago di Molveno, proprio sotto all’omonimo paese, offre diverse spiagge su cui potersi concedere in estate un po’ di relax.
Il lago di Molveno sovrastato dal massiccio del Brenta. (Foto: Roberto Tommasini)
Il nostro itinerario prosegue verso Andalo, località alle pendici del massiccio della Paganella, sul quale si può salire fino alla cima attraverso la cabinovia che parte proprio dal centro del paese. In Paganella si possono trovare numerosi rifugi che offrono specialità tipiche trentine. Si prosegue la discesa verso la Val di Non, vallata che all’andata percorreremo a mezzacosta attraversando i caratteristici abitati di Spormaggiore e Sporminore. Arrivati a Tuenno si seguono le indicazioni per il lago di Tovel, ultimo lago della giornata, ma sicuramente il più suggestivo di tutti.
I colori autunnali al lago di Tovel. (Foto: Roberto Tommasini)
Si entra nel territorio del parco naturale delle Dolomiti di Brenta, la strada che conduce al lago diviene via-via sempre più stretta e tortuosa. Bellissima anche la piana sassosa delle Glare che si incontra prima dell’ultimo tratto di salita. Come detto in apertura, durante la stagione estiva e nei weekend di settembre, l’accesso al lago per i veicoli a motore è vietato. Sono presenti diversi parcheggi a pagamento lungo la strada che vanno obbligatoriamente prenotati in anticipo sul sito del parco naturale Adamello-Brenta. ATTENZIONE: Se non si è in possesso del tagliando di prenotazione, non sarà permesso transitare in valle.
I colori autunnali al lago di Tovel. (Foto: Roberto Tommasini)
Una volta raggiunto il parcheggio, il lago si può raggiungere o tramite il servizio di bus navetta predisposto, oppure a piedi, attraverso il sentiero delle Glare. Questo inizia in prossimità dell’albergo Capriolo e in circa due ore vi porta al lago. Il sentiero è facile, ma si tratta pur sempre di un sentiero di montagna. I metri di dislivello sono circa 400, quindi un minimo di allenamento è comunque richiesto. Una volta raggiunto il lago, si apre dinnanzi a noi una vista meravigliosa. Al piccolo lago, incastonato tra i fitti boschi di abeti, si affaccia maestoso il gruppo del Brenta con tutte le sue cime più alte. In circa mezz’ora si può effettuare il giro del lago, il tragitto è pressochè in piano, ma comunque va prestata attenzione perché lungo il percorso si possono trovare radici e qualche gradino spesso reso scivoloso dall’umidità.
Il lago di Tovel con sullo sfondo il massiccio del Brenta. (Foto: Roberto Tommasini)
Il lago rosso.
Il lago di Tovel è stato per anni meta al centro dell’attenzione di studiosi e turisti. Durante i mesi più caldi dell’anno infatti, le sue acque si coloravano fino a diventare rosso sangue. Il fenomeno che si è ripetuto con regolarità fino al 1964 era dovuto alla presenza dell’alga Tovellia Sanguinea. Questa trovava le condizioni ideali alla sua replicazione grazie agli apporti organici derivanti dalla presenza delle mandrie in alta quota. Con il passare degli anni, l’alpeggio in alta quota è stato via via abbandonato a favore di altre forme d’allevamento e di conseguenza sono venute a meno le condizioni ideali per la fioritura dell’alga.
Per qualche anno è anche circolata la voce di voler “inoculare” artificialmente il lago con l’alga e con le sostanze di cui essa si nutre al fine di poter rivedere il lago nuovamente colorarsi di rosso. Per fortuna questa bizzarra idea è stata accantonata e del fenomeno rimangono solamente le foto dell’epoca.
Il percorso prevede poi il rientro al casello autostradale di Trento nord attraverso la statale del Tonale passando per il centro di Cles e costeggiando il bacino artificiale di Santa Giustina che con i suoi 6 km di lunghezza risulta essere il più grande dell’intero Trentino.
Dove mangiare.
Lungo il percorso non mancano di certo le opportunità per una pausa pranzo a tutti i livelli. Dal semplice imbiss lungo la strada, a ristoranti anche stellati.
Tra tutti segnaliamo:
- Ostreria del Maso (Molveno): Cucina tipica trentina, taglieri di salumi locali. Prezzi medi.
- Lucin Bistrot (Andalo): Cucina tipica, ampia scelta di taglieri e piatti veloci. Economico.
- Chalet Tovel (Lago di Tovel): Piatti tipici rivisitati. Ambiente elegante, prezzi medio-alti.
- Kiosko(Dermulo): chiosco lungo la statale. Panini, wurstel e buona birra. Molto economico
- Ristorante Bellavista (Cavedago): posto spartano e rustico ma “tortel di patate” tra i migliori del Trentino.
Articolo e foto di Roberto Tommasini per LiveMedia24