“Potevi fare di più”: il nuovo brano di Arisa in gara al Festival di Sanremo
Arisa è in gara al 71° festival di Sanremo con la sua canzone “Potevi fare di più”, contenuta nel suo prossimo abum di inediti
La copertina di “Potevi fare di più” nuovo singolo di Arisa in gara a Sanremo.
“Potevi fare di più” è il nuovo brano di Arisa, cantante e personaggio televisivo italiana. E’ proprio con questo pezzo che è in gara alla 71° edizione del Festival di Sanremo.
Come ha affermato la stessa Arisa in conferenza stampa, questo festival tanto atteso, nonostante le difficoltà causate dal COVID-19, segna un’importante inizio per il mondo dello spettacolo e manifesta la volontà di provarci e di sapersi adattare anche alle situazioni più difficili. Perché “Quando una cosa ti dà tanto devi restituire“.
Certamente sarà un festival diverso dal solito: infatti l’artista ha dichiarato che le cose che le mancheranno di più sono il passaggio in mezzo alla gente e la sensazione di grande festa data dal calore del pubblico. Ed è proprio l’assenza di questo che segnerà particolarmente l’edizione di quest’anno. “Il pubblico ti fa capire se stai facendo bene o male. Io guardo molto le persone quando canto per vedere nei loro occhi se li sto rendendo felici o meno“.
Ma nonostante tutto per Arisa tirarsi indietro sarebbe stato un errore, perciò ce la metteranno tutta per fare in modo che sia ugualmente un momento di festa che possa rallegrare tutti gli italiani.
Arisa
“Questo sarà un festival speciale, perché al di là di come andranno le cose, sarà il segno della ripartenza. Non vedo l’ora di tornare a cantare e di farlo proprio sul palco dell’Ariston, un palco per me molto importante. Di condividere la sensibilità di un brano come “Potevi fare di più””
Potevi fare di più: la fine di una relazione d’amore tossica e la consapevolezza verso se stessi
Arisa
“Potevi fare di più” è una canzone che parla di un momento di liberazione da una relazione tossica. Addentrandosi nel profondo dell’animo di una donna, racconta la sua forza di dire basta ad un amore che ormai si è spento e ai continui tentativi di tenerlo in piedi.
Il messaggio che la cantante vuole lasciare non solo alle donne ma a tutti quelli che ascoltano è che quando ci si accorge di essere in una situazione in cui non c’è la felicità bisogna prendere consapevolezza che nella vita si deve essere felici e assumersi la responsabilità di cambiare le cose. Secondo lei l’amore è una cosa semplice: “Quando stai bene con una persona ci stai bene e basta, se diventa complicato significa che non si è sulla stessa lunghezza d’onda. Il nostro tempo è poco e quindi bisogna smettere di sprecarlo e utilizzarlo per essere felici e per rendere felici gli altri. La cosa più importante è sviluppare un grande amore per se stessi, perché solo se impariamo ad amarci potremo riconoscere l’amore degli altri.”
La canzone dunque va oltre la semplice storia d’amore terminata ma affronta anche la ricerca della consapevolezza verso se stessi, in quanto i momenti di difficoltà permettono di concentrarsi su di sé e sulla propria vita e senza di questi non ci si porrebbe alcune grandi domande. Perciò bisogna cercare di raggiungere una forma d’amore per se stessi che non diventi narcisismo ma che permetta di sentirsi in grado e meritevoli di stare al mondo; una sorta di correttezza e lealtà verso se stessi e verso gli altri.
Il testo è stato scritto da Gigi d’Alessio, cantautore, produttore discografico e conduttore televisivo italiano. La scelta di Arisa è ricaduta proprio su questo artista perché è un maestro della musica ed è una persona che stima molto dall’animo sensibile e inoltre, implicitamente, ha voluto avvicinarsi alla sua terra. Quando gli ha chiesto di scrivere questa canzone ha insistito affinché la scrivesse per sé, infatti: “I sentimenti degli esseri umani sono circolari e tutti ci ritroviamo prima o poi a vivere lo stesso periodo e le emozioni di un altro. Tutte le cose che ti capitano sono delle prove; ciò che non ti uccide ti fortifica”. Perciò leggendo per la prima volta il testo si è commossa, ritrovando una canzone in cui si è rispecchiata molto.
E’ un testo di rinascita e di presa di coscienza che può assumere un valore speciale in questo periodo di solitudine e isolamento. Infatti la cantante ha affermato che il lockdown ha messo a dura prova le convivenze. Le coppie si sono ritrovate uno di fronte all’altro e hanno dovuto imparare a conoscersi davvero, e alcune di queste sono scoppiate. Ma oltre ha ciò questo periodo ha offerto a tutti un momento per pensare al proprio qui e ora e tirare fuori la verità delle cose, perciò la canzone potrà essere molto compresa.
Il brano sarà contenuto nel suo prossimo album di inediti al quale sta lavorando. Infatti durante il lockdown ha avuto modo di dedicarsi alla scrittura di molte canzoni in italiano ma anche in napoletano. Non sapendo ancora come sarà è però ugualmente molto soddisfatta perché sarà padrona di quello che uscirà.
L’artista: Arisa, una signorina che si adatta!
Arisa
Arisa, alias Rosalba Pippa, è una cantante e personaggio televisivo italiana originaria della Basilicata. Nel corso della sua carriera si è contraddistinta per il suo raffinato timbro vocale e per la sua versatilità: oltre alla carriera nella musica ha anche lavorato nel mondo cinematografico, come attrice e doppiatrice, e in ambito televisivo, come giudice di importanti talent show, quali X Factor e Amici, e come presenza fissa in programmi televisivi, ad esempio Victor Victoria-Niente è come sembra.
Ha all’attivo sei album in studio, un Ep e due raccolte. Vanta quattro certificazioni Platino, con “Malamorenò“, “La notte“, “Meraviglioso amore mio“, “Controvento“, e due certificazioni Oro, con “L’amore è un’altra cosa” e “Guardando il cielo“.
Si è aggiudicata vari riconoscimenti, tra i quali Premio Assomusica Casa Sanremo e il Premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo 2009, un Venice Music Awards sempre nel 2009, il Premio Lunezia e il Premio Sala Stampa al Festival di Sanremo 2012, due Wind Music Awards, un Premio TV – Premio regia televisivo. Inoltre ha ottenuto una candidatura al Premio Amnesty Italia nel 2016 per il valore letterario del brano “Gaia“, e due al Nastro Argento nella categoria migliore canzone originale nel 2017 per “Ho perso il mio amore” e nel 2018 per “Ho cambiato i piani“.
Nonostante il blocco della pandemia il pensiero di cantare dal vivo era sempre presente nella sua mente e nell’estate 2020 ha avuto modo di esibirsi in eventi minori, apprezzando ogni occasione poiché “Vengo da una terra, la Basilicata, dove ci si adatta un po’ a tutto. Anche per questo sono una signorina che si adatta!”.
Durante l’intervista ha affermato di ritenersi privilegiata. “La vita mi ha dato la possibilità di far si che la mia voce sia alta e ascoltata. Io canterei ovunque e l’ho sempre fatto, non mi sono mai tirata indietro. Io penso di essere sulla Terra per fare questo, a fare tutto il resto sono un disastro!”
Attraverso la musica la cantante esorcizza capitoli della sua vita e attraverso le canzoni collega e conserva ricordi importanti. I suoi brani sono esclusivamente in italiano perché, nonostante il desiderio di portare la sua musica all’estero, dà una grande importanza alla tradizione italiana ritenendo l’Italia un grandissimo paese che ha ancora tanto da dire.
Arisa
Nei 10 anni di carriera ha affrontato varie esperienze che le hanno permesso di entrare in mondi diversi; passando dall’essere una figura po’ inesperta ad una donna coraggiosa e curiosa, che attualmente si sente in crescita; non verso l’alto ma dritta verso un futuro ricco di opportunità. Ritenendo il cambiamento come qualcosa di rilevante nel legame tra voce ed apparenza ha affermato che:”E’ importante vestire la canzone. Prima di essere Arisa ho bisogno di vedermi diversa. sono un esteta e un estetista e a volte modifico il mio aspetto anche imbruttendomi. Perché ho bisogno di essere in quel modo in quel preciso momento; e quindi cambio perché cambiare mi offre punti di vista diversi, senza farmi troppe domande“.