A tu per tu con l’attrice Carlotta Miti
Abbiamo il piacere di intervistare Carlotta Miti, attrice di spessore, con una carriera ricca di partecipazioni a fiction di successo come: “Compagni di Classe”, “Un Posto al Sole”, “Positano”, “Un Medico in Famiglia 4”, “Incantesimo”, di cui è stata protagonista e molte altre. La sua carriera ebbe inizio nel 1994, con “Dichiarazione d’Amore”, diretta dal regista Pupi Avati. Motivo per cui, ben presto, lasciò l’Accademia Antoniana di Bologna per dedicarsi a questa professione, a questa grande passione. Parlare con lei è piacevole e per questo, noi di LiveMedia24, non possiamo che ringraziarla della disponibilità.
Carlotta Miti (Photo Carol Levi and Company)
Come è nata la tua passione per lo spettacolo?
Finito il liceo, ho trascorso due anni in America. Al ritorno ho deciso di iscrivermi all’Antoniano, l’Accademia d’Arte Drammatica di Bologna. Proprio durante il periodo accademico, ho avuto il desiderio di capire come si svolgesse un provino. In teoria, durante il percorso accademico, è vietato prendere parte ad un film ed effettuare, appunto, provini. Fui scelta ed ho così preso parte al film di Pupi Avati, “Dichiarazione d’Amore”. Da lì in poi, sono arrivate delle pubblicità e serie fortunate come: “Positano”, “Un Posto al Sole”, “Un Medico in Famiglia”, “Compagni di Scuola” ed un successivo film, “Quello che le ragazze non dicono”, con la regia di Carlo Vanzina. È stata poi la volta di “Incantesimo”, durato tre stagioni, per poi dissolversi nella messa in onda pomeridiana. Ho inoltre partecipato ad altre fiction come protagonista di puntata, quali: “L’ispettore Coliandro”, “Don Matteo”, “Che Dio ci aiuti”, sino a “I Ragazzi dello Zecchino d’Oro”. È un mestiere davvero bello ma, al contempo, amaro, per quanto riguarda le pause che lo caratterizzano. Vivo il tutto con molta serenità, dedicando il giusto tempo alla famiglia, dando la precedenza ai miei figli, come è giusto che sia e, di questo, ne sono felice.
Hai mai pensato di avvicinarti alla regia?
C’è stato un tempo in cui ho pensato di avvicinarmi alla regia. Non ho però mai approfondito questo percorso. Diversamente, mio fratello è nel settore.
Quale ruolo ti piacerebbe interpretare in futuro?
Mi piacerebbe poter prendere parte ad un film in costume, ambientato possibilmente nell’800.
Carlotta Miti (Photo Carol Levi and Company)
Quali sono le tue passioni nel quotidiano, quando non sei impegnata sul set?
La cucina prima di tutto. Mi fa impazzire! Il mio quotidiano lo vivo insieme ai miei ragazzi, specie in un periodo così delicato, in cui, per forza di cose, la maggior parte del tempo viene trascorso in casa. Inoltre, ho il piccolo Edoardo che mi impegna molto con la Dad.
Attraversiamo un periodo storico inaspettato, difficile. Quanto ti ha cambiata nell’affrontare il quotidiano?
Sin dagli albori la situazione si è presentata come un piccolo ma grande insegnamento, per tutti noi. Avevamo forse bisogno di una lezione, di un fermo, nel nostro volere invece sempre tutto, troppo e subito. Dovremmo apprendere da ciò che sta capitandoci, cercando di apprezzare le cose più semplici, come la nostra casa, i nostri spazi, imparando a far da soli, per quel che risulta possibile. È chiaro che siamo in una situazione di grande preoccupazione. Più di tutto, mi colpisce il fatto che ci siano persone sole, che stanno male, rinchiuse in ospedale senza la possibilità di avere vicino un parente, una persona cara. Questa totale solitudine mi fa male! Trovo sia una cosa molto forte. anche vedere ragazzi dell’età di mia figlia o di mio figlio chiusi in casa, senza la possibilità di avere accanto degli amici, un vissuto comune. Tutto ciò è davvero brutto.
Quale sono state le considerazioni che hanno espresso i tuoi figli circa questa situazione?
Sono stati bravi, sempre corretti ed hanno seguito ogni regola che ci è stata imposta, sin dall’inizio. È chiaro che gli manca la possibilità di vedere gli amici, di viverli a stretto contatto, così come gli mancano le uscite. Mia figlia, si è laureata in remoto. Ha avuto costanza e pazienza.
Carlotta Miti (Photo Carol Levi and Company)
Teatri chiusi. Cosa ne pensi a riguardo e cosa ti auguri un domani per una futura ripresa?
All’inizio lo accetti, perché si è dentro ad una situazione così grande da non poter andare contro le decisioni prese. In un secondo momento, però, ti rendi conto che tante altre situazioni sono andate avanti, mentre cinema, teatri e quanto altro restano ancora indietro, fermi da poco più di un anno, ormai. Non riesco a capire il perché debbano ancora restare chiusi. Mi auguro che i messaggi lanciati dagli addetti ai lavori, possano riscontrare pareri positivi, perché sono soprattutto loro ad essere in grave difficoltà. La cultura, più di tutti, ci sta rimettendo e trovo che tutto ciò sia sbagliatissimo. Andrebbe difesa, custodita.
Progetti per il futuro?
In programma vi era uno spettacolo ma, purtroppo è stato bloccato, proprio a causa della situazione legata alla pandemia. Se riaprissero i teatri e il progetto andasse nuovamente in porto, ne sarei felice. Il teatro è un qualcosa di così forte e bello da regalare sempre forti emozioni, annesse a tanta paura.
Ringraziamo Carlotta Miti della disponibilità.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24