Alla scoperta del parco naturale del Delta del Po

L’itinerario proposto oggi, si addentra in uno dei luoghi della nostra penisola, che andrebbero visitati almeno una volta nella vita: stiamo parlando del parco naturale del Delta del Po, un’area di poco meno di 13000 ha che si estende dal Po di Goro a sud, fino a Rosolina.

Si tratta della zona umida protetta più vasta d’Italia; al suo interno si possono rinvenire quasi 400 specie diverse di uccelli, numero che la rende la più importante zona ornitologica della nazione e una delle prime d’Europa. Oltre alle innumerevoli specie di uccelli si ritrovano al suo interno anfibi, rettili oltre che una significativa flora composta da oltre 1000 specie diverse.

La traccia dell’itinerario lungo il Delta del Po.

Sintesi dell’itinerario.

 

  • Punto di partenza: svincolo di Rovigo SS434
  • Punto di arrivo: svincolo di Legnago SS434
  • Chilometri totali: 302
  • Periodo consigliato: primavera e autunno
  • Durata ideale: almeno due giorni

Una precisazione relativamente alla durata ideale; l’itinerario può essere tranquillamente percorso in giornata nel caso in cui si opti per un “semplice” giro in moto, magari finalizzato ad un’ottimo pranzo a base di pesce. Se invece ci si vuole immergere nel Delta del Po e conoscerlo meglio, il consiglio è quello di dedicarci almeno due giorni pieni, meglio tre.

Descrizione dell’itinerario.

Il nostro itinerario parte dallo svincolo di uscita della SS434, poco a sud di Rovigo; da qui, seguendo la SS16 si scende fino a poco prima del l’abitato di Polesella. In corrispondenza delle indicazioni per Guarda Veneta si svolta a sinistra e ci si avvicina al corso del grande fiume. Dopo pochi chilometri, si sale lungo il suo argine e lo si percorrerà per svariati km, fino a raggiungere il piccolo centro di Bottrighe. Da qui si punterà verso Ariano del Polesine e successivamente si proseguirà lungo la SP36 fino a raggiungere l’abitato di Borgo Molo.

Qui inizieremo a seguire il corso del Po di Gnocca fino ad arrivare alla punta più meridionale della Sacca di Scardovari, dove lo attraverseremo passando su un caratteristico ponte galleggiante di chiatte. Risaliamo ora tutta la sacca di Scardovari, la più grande in assoluto del Delta del Po. Per svariati chilometri non si incontreranno centri abitati, ma bensì solo caratteristiche casupole destinate a ricovero attrezzi e a laboratorio dei numerosi allevamenti di mitili.

Delta del Po

Il caratteristico ponte galleggiante di chiatte che permette di attraversare il Po di Gnocca.

Dopo circa 20 km si arriva al Villaggio Barricata, una località famosa agli amanti del plen air, vista la presenza di un campeggio dotato di tutti i confort e di una annessa area di sosta per camper. Barricata può essere considerata come base nel caso in cui si opti di visitare il Delta in bicicletta. Una lunghissima ciclabile si prolunga fino a Ca’ Dolfin ma anche nel caso in cui si decidesse di abbandonare questa; le strade presenti sono tutte poco trafficate, fatto salvo che nei periodi di alta stagione e nei weekend di inizio estate. Proprio per questo noi consigliamo di visitare il Delta dai primi di aprile a metà maggio, e da metà settembre a fine ottobre.

Arrivati a Tolle, si continua a risalire verso nord in direzione Ca’Venier, da qui costeggeremo il Po di Maistra e ci addentreremo verso le valli del Polesine. Incontreremo per prima Valle Ca’Pisani dove sarà molto facile imbattersi nei fenicotteri rosa che sostano nelle acque basse in cerca di cibo. Proseguiamo lungo le strade delle valli fino a Porto Levante, da qui ritorniamo verso la statale Romea che percorreremo solamente per qualche chilometro fino a Rosolina.

Delta del Po

I numerosi pontili dei produttori di mitili lungo la sacca di Scardovari. 

Una sosta all’Isola di Albarella.

Nel caso in cui si voglia aggiungere un terzo giorno, un’ottima idea è quella di soggiornare presso uno dei due hotel presenti sulll’isola di Albarella, sita poco più a nord rispetto all’abitato di Rosolina, nostro punto di svolta.

Attenzione, perché l’accesso all’isola è limitato solamente agli aventi diritto; ovvero a proprietari di alloggi o a chi ha riservato una prenotazione alberghiera. Una volta confermata, la struttura vi fornirà il pass necessario all’accesso. Sull’isola poi ci si potrà muovere con il proprio veicolo fino a raggiungere la struttura ma poi è fortemente consigliato muoversi o con le biciclette o con le golf-cart elettriche. Una piccola isola dove il relax e la natura si fondono in un tutt’uno e dove si potranno ammirare fantastici tramonti.

Delta del Po

La Valle di Ca’ Pisani: qui spesso, con il semplice aiuto di un binocolo si possono osservare stormi di fenicotteri rosa.

Tornando al nostro itinerario, si risale fino a Cavarzere; da qui si inizierà a costeggiare l’argine dell’altro grande fiume italiano; l’Adige. Lo si percorrerà fino a Boara Pisani, da qui si punterà verso Montagnana, bellissimo borgo della bassa Padovana che merita assolutamente una visita. Sarà l’ultima sosta del nostro itinerario prima di arrivare allo svincolo di Legnago della SS434.

Cosa Fare.

Il Delta del Po offre un vastissimo ventaglio di possibilità, che va ben oltre al semplice tour in moto, piuttosto che in bicicletta, di seguito riportiamo le principali attività offerte all’interno del parco naturale Delta del Po.

 

  • Bird-watching: molte sono le oasi dedicate a questa attività, che può essere svolta in autonomia oppure affidandosi alle guide locali. Una su tutte, merita una visita l’oasi di Ca’ Mello che si trova nella sacca di Scardovari, proprio lungo la strada del nostro itinerario. Potrete incontrare cormorani, aironi, falchi e molto altro.
  • Pesca d’altura: dal porto di Barricata (anch’esso lungo il nostro itinerario) partono ogni mattina da maggio ad ottobre diverse imbarcazioni sulla quale si può svolgere l’attività di pesca d’altura. Un’attività molto divertente anche per chi non ha mai gettato un amo in vita sua! Si pescano sgombri, sugarelli, moli e gallinelle. Per i più esperti invece ci si può spingere più al largo e pescare tonnetti, lampughe e molto altro.
  • Tour in barca: sempre da Barricata, ma anche in tanti altri punti lungo il nostro percorso, è possibile partire con piccole imbarcazioni per mini-crociere sul Delta del Po. Alcune di queste prevedono anche la cena a bordo o un aperitivo al tramonto. Da non perdere!!

Per conoscere nel dettaglio tutte le proposte offerte dal parco del Delta del Po, potete visitare il sito PoDeltaTourism

La Valle di Ca’ Bagliona: l’ultima che si incontra prima di arrivare a Porto Levante.

Dove mangiare.

Sul Delta del Po a farla da padrone è la cucina marinara: imperdibili sono le cozze e le vongole del Delta, conosciute ed apprezzate in tutta Europa. Negli ultimi anni però si è diffuso anche l’allevamento delle ostriche, in particolar modo dell’ostrica Rosa.

Per quanto riguarda le strutture, lungo tutto il nostro percorso si possono trovare diversi ittiturismi, ovvero piccoli ristoranti che offrono solo ed esclusivamente il pescato del giorno, e molti solo proposte di pesce; ma anche i classici ristoranti che offrono sia pescato locale che provenienti dal resto d’Italia, oltre che menù di carne. Il consiglio è ovviamente quello di preferire, vista l’ampia scelta prodotti locali.

Di seguito una piccola selezione di locali, tutti provati nel corso degli anni. Indispensabile la prenotazione durante i weekend; anche nei feriali durante i periodi di alta stagione.

  • Ittiturismo al “Fritulin”. Poco dopo il villaggio Barricata, questo ittiturismo, ospitato su una palafitta, offre in un ambiente semplice, piatti del pescato del giorno. Prezzi contenuti.
  • Ristorante da Renata. Lungo la strada che da Barricata porta a Scardovari, questo ristorante offre una buona selezione di piatti di pesce ma anche proposte di carne. Si può anche pernottare a prezzi decisamente contenuti.
  • Rifugio Barricata. In corrispondenza della curva a gomito di Barricata, si trova questo ristorante che offre ampia scelta di piatti di pesce locale e non, ma anche menù di carne. Prezzi medi. La struttura offre anche alcune stanze, bungalow, piazzole di sosta e un’ampia area camper.
  • TerrAmare. Piccola gastronomia a Scardovari che oltre al servizio di take-away offre anche la possibilità di consumare in loco. Molti i piatti di pesce, ma non manca anche qualche proposta di carne. Consigliato il risotto all’ostrica rosa del Delta. Prezzi contenuti.
  • Ristorante Marina 70. Nelle vicinanze dell’oasi di Ca’ Mello, il ristorate con ampio e verdissimo plateatico offre un ampio menù piatti di pesce locale e non e di carne. Prezzi medio-alti.

Articolo e foto a cura di Roberto Tommasini per LiveMedia24

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