Parma Panthers Campione d’Italia
Battuti i campioni in carica dei Seamen Milano all'overtime per 40-34
Sono i Parma Panthers a vincere il 40° Italian Bowl e ad aggiudicarsi il titolo di Campione d’Italia. I Panthers tornano a vincere un Italian Bowl dopo 8 anni dall’ultima vittoria, portandosi a quota 5 scudetti.
Allo stadio Garilli di Piacenza è andata in scena quella che si rivelerà una delle finali più belle di sempre. Prima del kick off spazio alle premiazioni: miglior “rookie” arbitrale a Gaia Ventura. È poi il turno della sfilata d’onore delle Pantere Rosa, storica prima squadra italiana di football americano. Successivamente, la cerimonia per la Hall of Fame di Pierpaolo Gallivanone, Paolo Caccamo e Paolo Crosti. Poi gli inni nazionali, quello americano in onore dei giocatori “import” di entrambe le squadre e quello italiano.
E’ il cosiddetto “derby d’Italia”, l’ennesima sfida tra due fortissime squadre, con Parma che punta alla perfect season assoluta, dopo una stagione con zero sconfitte, e Milano a caccia del quarto titolo consecutivo.
Il primo possesso della partita è a favore dei Panthers. Il QB americano, Reilly Hennessey, si presenta subito con un lancio di circa 45yards su Tommaso Finadri. Dopo soli due minuti Parma mette a segno il primo TD della partita. Il cronometro corre veloce, tra giocate aeree e corse di Parma. Il primo quarto si chiude per 14-0, con l’attacco milanese in difficoltà che non riesce a girare come vorrebbe. Il secondo quarto invece vede segnare un TD ciascuno. Prima parma, portandosi quindi sul 21-0. Poi finalmente il primo big play della serata per i Seamen: Jordan Bouah riceve una bomba da Zahradka ed accorciano le distanze per 21-6.
L’Half Time Show è affidato al pluripremiato gruppo hio hop degli UN-ANIME, che ha regalato al pubblico un half time fatto di musica e coreografie in pieno stile U.S.A.
Si rientra in campo con i milanesi in attacco, ma la difesa Panthers regge il colpo. A meno di 6′ dalla fine del terzo quarto Bouah va in TD con una gran ricezione e con una grandissima corsa in end zone: siamo 21-12. Il quarto quarto non è per deboli di cuore. Appena iniziato non si fa in tempo ad applaudire per il TD di Parma che Jordan Bouah mette a segno il kick-off return da 80yards direttamente in endzone!
A 10 minuti dalla fine del match, Hennessey lancia su Finadri che compie una specie di miracolo e vola in endzone portando il parziale 34-18. Ma non è finita qui. L’orgoglio dei campioni in carica viene fuori e iniziano a chiudere i down, diventando sempre più pericolosi. A poco più di 4′ dalla fine siamo 34-26. Lo “Zar” si affida alle corse di Elder e poi alle mani sicure di Di Tunisi che porta i Seamen a soli due punti da Parma. Milano cerca la trasformazione da 2 per portarsi in parità.
Quello che succede ha dell’incredibile: Zahradka prova la corsa personale, ma viene fermato. Mentre cade, la palla esce dalle sue mani e finisce il quelle di Elder che varca la linea per il 34-34 con poco più di 1 minuto da giocare.
L’obiettivo Panthers è chiaro: portarsi il più vicino possibile per arrivare al field goal. Arrivano fino alle 15yards, un calcio relativamente semplice per Felli, che però viene deviato quel poco per mandarlo fuori dai pali. Si va quindi all’overtime.
L’overtime è semplice: si sceglie un lato del campo, un possesso a testa dalle 25yards per segnare più punti possibili. La squadra che appunto ne segna di più, vince. I Seamen hanno dalla loro l’adrenalina della rimonta, ma il loro tentativo non frutta nemmeno la chiusura del down. Nemmeno il field goal va a buon segno. Scende quindi in campo l’attacco Panthers: dopo qualche corsa, Hennessey trova il lancio per Alinovi che riceve in endzone e si scatena la festa per Parma.
I Panthers Parma, dunque, dopo 8 anni tornano ad aggiudicarsi il titolo vincendo il 40° Italian Bowl, a Piacenza, con l’Emilia-Romagna che festeggia di nuovo dopo il titolo di Seconda Divisione vinto ieri dai Vipers Modena, e segnando 40 punti tondi tondi, nemmeno a farlo apposta!
Seamen sconfitti ma autori di una partita meravigliosa, giocata di cuore, senza mai arrendersi: onore a loro, che restano una delle squadre italiane più vincenti di sempre.
Mattia Radoni per LiveMedia24