“Better in the shade”, il settimo album di Patrick Watson
Patrick Watson, il cantautore canadese annuncia il settimo album in studio, “Better in the shade”, in uscita il 22 aprile via Secret City Records.
Una carriera musicale di altissimo livello che vanta sei album, un Polaris Music Prize, più di 600 milioni di streaming, nomination ai JUNOs, ADISQ, GAMIQ e Étoile Galaxie.
Ha scritto e recitato nel fim di Wim Wenders “Everything Will Be Fine“, ha composto oltre 15 colonne sonore di film, tra cui “The 9th Life of Louis Drax” (Miramax), “C’est pas moi je le jure” (Philippe Falardeau) e “Les 4 Soldats” (Robert Morin). Ha scritto e registrato la canzone del trailer della serie tv “The Walking Dead” (AMC).
Le sue canzoni sono state inserite in diverse serie tv tra cui Grey’s Anatomy, This Is Us, The Walking Dead, The Blacklist, The F Word, American Teen (Paramount Pictures) e molte altre.
La sua “Je te laisserai des mots” è diventata virale su Tik Tok creando oltre 466.000 contenuti e generando oltre 275 milioni di streams. Patrick Watson è, insomma, un artista dalle incredibili risorse e doti artistiche, in continuo movimento, che oggi annuncia BETTER IN THE SHADE, il suo settimo album in studio, che uscirà in digitale il 22 aprile via Secret City Records.
Patrick Watson che da sempre compone, suona e registra i suoi album con la sua storica collaboratrice Mishka Stein, giunge a questo album dopo i prolifici ultimi due anni – nonostante la pandemia mondiale – in cui ha rilasciato diverse canzoni (A Mermaid in Lisbon, Que reste-t’il de nos amours, Lost with You) che hanno fatto seguito al suo precedente pluripremiato album, Wave, pubblicato nel 2019. Più recentemente, Patrick ha suonato a Londra, al Barbican con la BBC Orchestra e sarà il protagonista di Le Poisson Rouge a New York il 31 marzo. Presto verranno annunciate altre date dei concerti.
Il pensiero di Patrick riguardo al nuovo album
“Riguarda un mondo in cui non sai più cosa è reale”. “Ho passato molto tempo a leggere per migliorare i miei testi per questo disco”, racconta. “Sono stato molto ispirato da Jesus’ Son di Denis Johnson, The Waves di Virginia Woolf e Fever Dream di Samanta Schweblin. I testi sono una raccolta di piccoli pensieri che mi frullavano in testa.
Abbiamo lavorato molto sugli arrangiamenti apportando una maggiore componente elettronica alla musica” continua. “Con l’aggiunta di synth modulari, siamo riusciti a trovare un approccio più caldo e toccante all’elettronica, che suona acustica come il resto degli strumenti e si muove fluidamente.
Fondamentalmente, sono tornato a scuola negli ultimi due anni per essere in grado di portare qualcosa di nuovo. Per questo disco Andrew Barr dei Barr Brothers si è unito a noi alla batteria, è un piacere suonare con un musicista di così grande talento. Siamo stati così fortunati ad avere Elisabeth Perrault che ci ha portato un artwork incredibile. È un’artista giovane e talentuosa e immagino che sentiremo molto parlare di lei in futuro.”.
Ad anticipare il disco, l’inedito “Height of the Feeling” che, come afferma lo stesso cantautore
“Riguarda la capacità di usare l’intimità come bussola quando ti senti fuori dalla tua pelle.
A volte ho solo problemi che mi buttano a terra. Non so se sia un bene o un male, è così e basta. Ho avuto la fortuna di poter scrivere con Ariel Engle di La Force. È così divertente lavorare con lei. Abbiamo fatto un sacco di improvvisazioni con un solo microfono ridendo insieme per tutto il tempo.”
Gino Morabito per LiveMedia24