Triennale di Milano: Louise Manzon e l’inquinamento delle acque

Il suo amore per l’acqua e la sua difesa è al centro di numerose opere che si inseriscono in un ampio progetto dedito alla sostenibilità ambientale di Advantage.green. L’acqua è la vita per eccellenza, cosi importante e preziosa che dovrebbe essere un bene tutelato allo stremo delle forze.

L’artista Louise Manzon in occasione della 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (15 luglio -11 dicembre 2022), porta all’attenzione del pubblico un problema di grande importanza: l’inquinamento delle acque.

L’acqua è la vita per eccellenza, cosi importante e preziosa che dovrebbe essere un bene tutelato allo stremo delle forze. Dovrebbe essere il primo oggetto al centro delle politiche mondiali per salvare il Pianeta.  Sfortunatamente non si sta facendo abbastanza, si sta ignorando la gravità dell’inquinamento di questa preziosissima risorsa, causata dalle sconsiderate politiche degli stessi governi. Un recente studio pubblicato sulla Lancet planetary health ha dimostrato come l’inquinamento uccida più del Covid.  Dal 2015 sono stati circa 9 milioni i decessi ogni anno correlati all’esposizione da sostanze tossiche legate all’inquinamento atmosferico. La prima causa in assoluto risulta ancora l’inquinamento dell’aria, che fa registrare il maggior numero di vittime, in seconda posizione c’è quello delle acque, che ne provoca 1,4 milioni.

Le opere.

L’installazione di Louise Manzon si trova nel padiglione Kenya. La mostra di Manzon è intitolata “ujumbe”, che in lingua Swhaili significa messaggio. Curata da Luca Beatrice e Wanjiru Waweru Waithaka, l’esposizione propone alcune sculture che indagano gli effetti dannosi e ancora sconosciuti provocati dalle sostanze chimiche presenti nelle acque mondiali.

Il punto di partenza è l’inquinamento agricolo da fitofarmaci. Questo provoca la crescita esponenziale di alghe e la diminuzione di ossigeno nell’acqua, fino all’inquinamento industriale che crea effetti incalcolabili sull’ecosistema e sulla catena alimentare degli organismi viventi.

Il curatore Luca Beatrice spiega che: “Le opere di Louise Manzon pongono al visitatore una domanda urgente: a che punto dovrà arrivare l’uomo prima di agire contro la distruzione del pianeta? A portare il loro messaggio di dolore, inascoltato, sono proprio gli abitanti di queste acque inquinate da sostanze tossiche. Lasciano a noi il pesante fardello di fare qualcosa prima che sia troppo tardi”.

L’impegno di Louise Manzon per la sostenibilità ambientale.

L’artista è originaria di di San Paolo ,Brasile, cresciuta in una famiglia cosmopolita. La difesa dell’acqua è al centro di numerose opere. Queste opere si inseriscono in un ampio progetto dedito alla sostenibilità ambientale di Advantage.green.  E’ il primo marketplace che promuove scelte consapevoli per aziende e consumatori.

L’iniziativa di Advantage.green prevede, in occasione dell’Esposizione Internazionale di Triennale Milano, la realizzazione di diversi incontri con partners italiani ed esteri e la promozione di “ujumbe” come mostra itinerante, per sensibilizzare verso comportamenti socialmente responsabili.

Per approfondire:  triennale.org

A cura di Seren Maddalo per LiveMedia24.

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