Verde Laguna

Ben ritrovati lettrici e lettori di LiveMedia24, in questa rubrica di Versi in Libertà ho l’onore di promuovere “Verde Laguna” un bellissimo libro tratto da una storia vera.

“Verde Laguna” scritto dalla scrittrice e poeta oltre che mia cara conoscente che ha contribuito e contribuirà per questa rubrica.

Silvia Favaretto che oggi 20 Maggio alle ore 11  sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino con il suo nuovo lavoro.

Vi lascio le migliori recensioni che il libro ha avuto invitandovi ad acquistarlo su Amazon.

 

 

 

“Verde Laguna”. Una storia vera nella Venezia del novecento, di Silvia Favaretto, ed. Meta Liber (ML) ME Publisher- Mazzanti libri. Venezia, 2022, 162 pagine e contenuti aggiuntivi multimediali incluso audiolibro letto dall’autrice.

“Verde Laguna” è una testimonianza che Silvia Favaretto ha ricucito attraverso ricerche minuziose per colmare i tasselli mancanti alle storie dei tre protagonisti principali del romanzo che sono ancora in vita. Verde Laguna è la storia della sua famiglia veneziana vissuta durante la seconda guerra mondiale e poi nel dopoguerra con le trasformazioni del territorio e della società, che il lettore può ben rapportare a episodi di qualunque superficie geografica. La guerra è guerra e il dolore non ha territorio né etnia. Un libro autentico che impregna storia e genealogia, dove tra le pagine scorre la speranza che supera il dolore e la rassegnazione.

Un libro fatto di tante ‘voci’, di bambini e ragazzini che hanno visto la morte in faccia, l’hanno toccata e vissuta, tra privazioni, affetti negati, pianti e dolori, ma anche con lo sguardo rivolto al domani, pronti a farcela in qualunque situazione, pur di riconciliare una fratellanza, una famiglia, pur senza vivere la dovuta fanciullezza. Descrizioni quelle della scrittrice Favaretto che toccano le corde del cuore per aver dato voce ai tre protagonisti che, dopo la morte della madre per un bombardamento, sono costretti in un primo momento a vivere presso l’orfanotrofio delle Zitelle alla Giudecca, perché i parenti stretti non vogliono né possono tenerli. (…)

La penna di Favaretto è la narrazione coraggiosa di un vissuto familiare fatto di dolore traumi, ma anche di valori della vita che si tramandano di generazione in generazione e che la scrittrice ha saputo narrare attraverso una ricostruzione genealogica con cura, delicatezza, come a dare riscatto ai suoi cari, a sé stessa e alle generazioni future. Verde Laguna è un libro che chiunque legga ne assorbe la visione della speranza, soprattutto per chi ha avuto simili vicende e ne porta ancora il peso.

La scrittura scorrevole e carezzevole di Favaretto non è solo storiografia della seconda guerra mondiale con fatti ed episodi di Venezia, è un percorso di guarigione per la sua famiglia, come lei stessa afferma, è un farmaco lenitivo.

È un romanzo coraggioso e un atto d’amore, storia di Venezia e di una famiglia, di speranza e di fiducia.”

 

(Estratti da una recensione di Adelina Mauro apparsa in Scisciano Notizie! Napoli)

 

 

 

Si legge d’un fiato ed entra, senza bussare, nelle emozioni più intime e, lì, resta, anche oltre l’ultima pagina (…) Attrae e conquista, già dalla copertina. La bella signora con camicetta bianca e orecchini invita a prenderlo in mano, il libro, a sfogliarlo, a leggere di lei e della sua famiglia.

(…)

 

Niente effetti speciali per le loro esistenze vestite di carne e sentimenti, né per i luoghi, che acquistano spessore, che vibrano dentro, come le canzoni. Tre fratelli rimasti soli, orfani, rinchiusi nei collegi dai parenti. Bambini, prima, e adulti, poi, sono semplici e comprensibili a tutto tondo, compagni di viaggio, che aprono le porte della loro, segreta, dimensione. Le loro vite diventano straordinarie, perché vissute e riconosciute. C’è molto da imparare da questo romanzo vero, documento storico e geografico di una Venezia ai più sconosciuta, descritta con certosino garbo e profondo amore. Verde Laguna porta via dal qui e ora, facendo camminare il lettore a fianco dei protagonisti, quasi il loro specchio, riflesso tra le pagine.

Con chiarezza e semplicità insegna che si può risanare il passato dando una direzione al presente e che, il dolore, può essere farmaco guaritore, potente formula magica di protezione e riscatto. Plauso all’autrice, per aver ricostruito, con penna elegante, forte e delicata, il senso e il valore della propria famiglia, di generazione in generazione. E per aver saputo rammendare i fili lisi dalla dimenticanza fino a creare una nuova attualità, basata sulla fiducia e sulla speranza. Un atto d’amore, il suo, covato per 25 anni, divenuto libro attraverso la terapia delle parole, che, ancora una volta, si rivelano preziosa arte curativa.

(Estratti da una recensione di Pierina Gallina da Amazon)

 

Se c’è una qualità di questa prolifica autrice che non le si può negare, questa è proprio la capacità d’incarnare i protagonisti dei suoi lavori. Aspetto facilmente confermabile da chiunque abbia avuto modo di leggere anche una sola delle sue opere.

Dotata di una sensibilità speculare, la Favaretto riesce con disinvoltura a riflettersi nell’altro, per indossarne i panni e farli apprezzare, chiunque esso sia e qualunque sia il mondo al quale questi appartiene.

 

(…)

 

Anche nel suo ultimo lavoro, il romanzo “Verde laguna”, Silvia Favaretto non poteva esimersi dall’essere portavoce d’anime. Soprattutto in questa storia che vede coinvolti i destini delle personee dei luoghi a lei tanto cari. “Una storia vera nella Venezia del Novecento”, è questo il sottotitolo di un lavoro che include tra i protagonisti la storia stessa: quella nota, rievocata con i riferimenti al secondo conflitto mondiale, e quella meno nota, giunta a noi attraverso il racconto orale dei sopravvissuti. Nel romanzo, l’autrice accende un faro proprio su una di queste ultime vicende, in particolare su un episodio che si rivelò nefasto per i suoi antenati.

La volontà di non disperdere il racconto orale consegnatole negli anni dai parenti allora sopravvissuti e fortunatamente ancora in vita, è stata all’origine di un lungo e minuzioso lavoro di scavo. Fondamentale era la ricerca dei tasselli mancanti, non solo a garanzia di una ricostruzione solida della storia, ma anche e soprattutto, come ha tenuto a specificare la scrittrice Lucia Guidorizzi nella sua postfazione al libro, per il dovere umano di restituire senso e valore alla vita che si tramanda di generazione in generazione.

Altra protagonista e presenza fissa del romanzo è Venezia, una città brulicante ma al contempo sospesa tra realtà e sogno. Una città dall’identità mutevole, capace di mostrare ora l’ossatura antica, per certi aspetti chiusa e inaccessibile, ora invece lo spirito aperto e accattivante.

 

(…)

 

Poi, come solitamente accade quando si è consapevoli che una incredibile avventura sta per volgere al fine, ci si scopre esitanti. Il passo allora diventa lento, quasi non si avesse voglia di abbandonare l’affabile narrazione, di uscire dalle pagine di un racconto che ci ha fatto stare bene.

(Assunta Spedicato, estratti da recensione sul blog del premio Napoli Cultural Classic)

 

 

Una storia in cui le vicende personali s’intrecciano a quelle collettive, un magnifico arazzo che riporta alla luce vicende dimenticate, un’opera magica di riscatto

(Lucia Guidorizzi, commento alla pagina facebook di Verde Laguna)

 

 

 

Ho appena terminato di leggere questo meraviglioso libro. Ci ho messo più tempo del previsto, per un motivo molto semplice: non riuscivo a separarmi dai protagonisti Ida, Ferdi ed Anna. E come se loro ora facessero parte della mia famiglia, mi sono talmente affezionata a loro da voler tornare indietro e rileggere alcune parti del libro, per ritardare il raggiungimento della fine. Proprio così, non volevo finire il libro e adesso che ciò è accaduto, i tre protagonisti mi mancano molto. Un libro sentito, commovente, vero, che ti entra dentro.

(Claudia Boscaro, recensione su Amazon)

 

 

Finalmente un romanzo ben scritto e privo di inutili fronzoli e che va dritto al cuore.

(Claudio Favaretto, recensione su Amazon)

 

Il romanzo, risultato menzione d’onore al premio Franco Ciliberti dell’archivio Cattaneo a Cernobbio, può essere ordinato in qualsiasi libreria o comprato online su Amazon o nel sito della casa editrice Mazzanti www.mazzantilibri.it

Eros Rovoletto per LiveMedia24

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