Accendiamo le Luci sul palco dei teatri.
Il teatro Dario Fo’
A leggere il titolo si apre una visione:
immaginiamo di stare seduti in platea o galleria, pesanti tende di velluto rosso chiuse. Si abbassano le luci in sala e suspance: come in un salto nel buio, il regal drappeggio carminio si sposta, fondale nero notte e come per incanto un fascio luminoso invade il palco…
Chi vorremmo vedere? Cosa vorremmo ascoltare? … ci adagiamo placidi sulla nostra poltroncina e iniziamo a sognare, come solo la magia del teatro sa donare!
Già, una visione… tornando coi piedi per terra di botto scompare perché in questo particolare e difficile momento storico la musica è diversa.
A gran voce lo torna a dire l’associazione U.N.I.T.A. – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo: “Proteggere e liberare le città dai danni provocati da un’epidemia – intimava Sofocle nel suo immortale Edipo – significa innanzitutto conoscere se stessi, prima che un’intera comunità si ammali di tristezza non riuscendo più a immaginare un futuro.”
Già si era fatta sentire forte e chiaro ad ottobre scorso – https://www.associazioneunita.it/comunicato-stampa/ – e successivamente non ha mai lasciato vuote parole e richieste, esponendo le sofferenze del settore nella drammaticità del periodo.
U.N.I.T.A. 22 febbraio 2021
Ora invita tutti, ma proprio TUTTI coloro che dirigono i teatri italiani – donne e uomini, teatri grandi e piccolo, di paese o di città fino ai Grandi Teatri Nazionali ad illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio (dalle 19,30 alle 21,30).
Nel sito ufficiale U.N.I.T.A. offre una disamina dando spiegazioni concrete: “Ad un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che come prima misura di contrasto al Coronavirus intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord, estendendo rapidamente il provvedimento a tutto il territorio nazionale nel giro di pochi giorni, U.N.I.T.A. chiede al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi.”
Un accorato appello, lanciato a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città. Nella serata del 22 febbraio TUTTI sono invitati ad organizzare, nel rispetto di protocolli e misure di sicurezza, come si è sempre dimostrato, ovunque sia possibile – un presidio dei teatri.
Simbolicamente questi luoghi, che incantano da più di 2500 anni, come racconta e insegna la storia da sempre, torneranno ad essere quello che sono sempre stati: “… piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità.”
L’associazione U.N.I.T.A. aspetta tutti ad unirsi in questo gesto. Un richiamo di vicinanza, sostegno e rispetto alla comunità culturale nazionale di cui ognuno fa parte. Avvicinatevi quindi ai vostri teatri lunedì sera – rispettando le normative vigenti, questo è indubbio!
L’appello di U.N.I.T.A.
L’appello di U.N.I.T.A. epiloga così, volendo che TUTTI siano parte attiva e proattiva di questa manifestazione. “Vi aspettiamo davanti ad un teatro della vostra città o del vostro quartiere per lasciare una traccia scritta di un pensiero su un foglio. Portalo da casa o scrivilo su un registro che ogni teatro potrà mettere a disposizione. Torniamo per una sera a incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico”.
Tornando alla nostra visione d’inizio e volendo richiamare un grande non solo della letteratura… “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’ un sogno è raccolta la nostra breve vita” (W. Shakespeare, La tempesta, atto IV, scena I).
Spazio, tempo, sogno… facciamo in modo che possa essere presto: ora e adesso, qui: facciamo LUCE sul TEATRO!
Monica Gazzetto (www.livemedia24.com)