Almodovar vince il Leone d’oro a Venezia.
Il Leone d’oro dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia è di Pedro Almodovar e al suo ‘The room next door’.
Il primo film del regista spagnolo girato in lingua inglese, era il super favorito della vigilia, accolto da 17 minuti di applausi alla première. La presidente di giuria Isabelle Huppert ha annunciato il premio ad Almodovar, dato all’unanimità e salutato con una standing ovation della sala. Visibilmente emozionato il regista spagnolo ha dedicato il premio alla sua famiglia e alle due protagonista Tilda Swinton e Julianne Moore.
The Room Next Door racconta gli ultimi giorni di vita di una donna malata di cancro che sceglie di morire con la complicità di un’amica. Un film pro eutanasia ma che è anche un inno alla vita, la celebrazione di un’amicizia e una riflessione sulla forza nel stare accanto a chi soffre, senza giudizio.
È la terza volta che Almodovar è in gara a Venezia. Nel 1988 aveva vinto il premio per la migliore sceneggiatura per Donne sull’orlo di una crisi di nervi, e nel 2019 il Leone d’oro alla carriera.
Il Gran Premio della Giuria è andato invece a Vermiglio, opera seconda di Maura Delpero. Il film è stato girato quasi totalmente con attori non protagonisti, in lunghi mesi per rispettare le stagioni, e in dialetto. Il film è ambientato in un paesino del Trentino nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale. Racconta come le donne di quella comunità durante la guerra siano diventate forzatamente protagoniste in una società senza quasi più uomini.
Soddisfazione per l’Italia anche per il premio a Francesco Gheghi per la migliore interpretazione maschile della sezione Orizzonti, per il film Familia di Francesco Costabile, che racconta una storia vera di violenza domestica e di un parricidio. Il premio per il miglior film restaurato è andato invece ad Ecce Bombo di Nanni Moretti (Italia, 1978).
Il Leone d’argento per la miglior regia della Mostra del Cinema del Venezia è andato a ‘The Brutalist’ di Brady Corbet. Il film è interpretato da Adrien Brody, e racconta la storia di László Tóth, architetto ungherese emigrato negli Stati Uniti nel 1947, importatore della corrente del brutalismo in America.
Il premio speciale della giuria è andato a April di Dea Kulumbegashvili, e la migliore sceneggiatura è andato a Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film ‘Ainda estou aqui‘.
Vincent Lindon ha vinto il premio per miglior attore per il Jouer avec le feu di Delphine e Muriel Culin. L’attore era tra i favoriti grazie alla sua intensa interpretazione nei panni di un padre che fa i conti con un figlio plagiato da un gruppo neonazista e colpevole di omicidio. La Coppa Volpi per la migliore attrice è andata invece a Nicole Kidman per Babygirl. Purtroppo l’attrice è dovuta ripartire prima della cerimonia di chiusura a causa della morte della madre.
Pietrangelo Buttafuoco, il presidente della Biennale, dichiarando la chiusura della l’81/a Mostra di Venezia, ha infine dato appuntamento all’82/a che si svolgerà dal 27 agosto al 6 settembre 2025.
Sara Esposito per LiveMedia24