Carlo Valli: la mia vita tra doppiaggio e teatro

Una vita passata tra il doppiaggio e il teatro quella di Carlo Valli, noto attore e doppiatore, amatissimo per aver prestato la voce al compianto Robin Williams.

Una voce particolarissima quella di Carlo Valli, attore e noto doppiatore, entrata nelle nostre case da anni, da quando eravamo giovanissimi, allietando così i nostri ricordi.

Robin Williams è tra gli attori a cui ha prestato maggiormente la voce ma c’è tanto altro nel vissuto di Carlo Valli, così come il teatro che da sempre ama.

Vi lasciamo alle sue parole, a questa nostra intervista, al suo futuro artistico…

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Carlo. Come procede il tuo vissuto?

Procede molto bene, grazie!

Per anni hai prestato la tua particolarissima voce al compianto Robin Williams, amato, ancora oggi molto apprezzato. Che ricordo porti con te di questo attore?

Ero in vacanza in Valle d’Aosta quando Robin Williams è venuto a mancare. Una notizia apparsa a tutti inaspettata. Fu un collega a scrivermi, a darmi questa triste notizia. Un anno venne a Roma, ospite di Maurizio Costanzo ma non ebbi modo di incontrarlo. Ricordo che gli furono mostrati dei video all’epoca e alcuni colleghi dalla sala gli fecero presente il mio nome. Ne rimase compiaciuto. Di lui ricordo ogni respiro, le pause che faceva…

Da sempre legato alla recitazione, al doppiaggio, che ricordo porti con te di quei primi passi mossi in entrambe i settori?

Prima del doppiaggio, giunto nella mia vita nel 1966, c’è stata la recitazione, qualcosa a cui sono ancora oggi legatissimo. Ho fatto tanto teatro, per poi approdare ad una prima televisione sperimentale.

Quali nuovi sviluppi ci sono stati nel tuo lavoro?

Con la morte del compianto collega Dario Penne, voce di Anthony Hopkins, si sono tenuti i provini per poterlo sostituire nel suo ultimo film. Ho ottenuto la possibilità di potergli prestare la voce e di questo ne sono felice.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?

Recentemente ho preso parte ad uno spettacolo teatrale, “Tabù”, scritto da Nicola Manzari, scomparso negli anni ottanta, con il supporto di un caro collega alla regia. Ben presto prenderò parte ad un nuovo spettacolo, “Life is a flower”, che partirà proprio da Roma.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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