“Il diavolo è Dragan Cygan”, è la nuova esperienza lavorativa per Enzo Salvi, che presto ritroveremo anche in “Din Don”.
Da sempre apprezzato e più che disponibile, Enzo Salvi, è felice dell’esperienza maturata nel progetto, “Il diavolo è Dragan Cygan”.
Vi lasciamo a questa nostra intervista ad Enzo Salvi, al racconto del suo percorso artistico, al racconto del film, “Il diavolo è Dragan Cygan”.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Enzo, “Il diavolo è Dragan Cygan” ti vede nuovamente protagonista al cinema. Cosa puoi dirci a riguardo?
Questo film ha rappresentato una grande opportunità e, per tale motivo, ringrazio l’amico fraterno Emiliano Locatelli. Ha stupito me ed anche il pubblico il potermi mostrare in un ruolo diverso dai soliti legati alla comicità. Un film, “Il diavolo è Dragan Cygan”, che ha riscontrato un ottimo successo di pubblico e di critica.
Da sempre insita nel tuo DNA l’allegria, la capacità di saper coinvolgere il pubblico..
Ho portato allegria, nella mia casa e in famiglia, da quando ero un bambino. È stato er cipolla, proprio quel personaggio, a regalarmi maggiore popolarità, negli anni.
Enzo, hai rimpianti del passato?
È capitato di dover rinunciare a dei progetti perché ero impegnato su altri set. Alcune volte si fatica a mettere insieme cose, situazioni.
Manca ancora qualcosa a questo tuo percorso artistico?
Manca ancora un film da regista ed un progetto con Carlo Verdone, che ammiro molto. Ci stimiamo reciprocamente e spero possa accadere presto.
Da sempre vicino agli animali, a cui sei legatissimo. Cosa puoi dirci a riguardo?
“Proteggere è la più bella voce del verbo amare”, questo è il mio slogan. Ho creato, insieme a Chiara Alessandrini, una nuova associazione dedicata ai Pappagalli. Adoro, inoltre, i cani, migliori di tante altre persone.
Enzo, parlaci dei tuoi prossimi progetti?
Nel mio futuro c’è tanto lavoro e c’è ancora “Din Don”..
Alessia Giallonardo per LiveMedia24