Il “Premio internazionale Donnafugata”, creato da Francesco Bellia, si svolgerà il prossimo settembre a Palma di Montechiaro.
Ad affiancare il fondatore, in questa quarta edizione, l’attore di origini agrigentine, Peppe Zarbo, nella veste di direttore artistico.
Vi lasciamo alle parole di Francesco Bellia, al suo racconto del “Premio internazionale Donnafugata”.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Francesco. Parliamo del “Premio internazionale Donnafugata” e del modo in cui ha preso vita?
Ho fortemente voluto questo premio, giunto al suo quarto anno. L’ho voluto perché ero dell’idea che mancasse qualcosa a rendere giustizia alla mia terra e ad un famoso libro, Il Gattopardo. Sono di origini palmesi da parte di padre e conosco bene la storia che caratterizza quei luoghi, motivo per cui, per non risultare banale, ho deciso di chiamare il tutto, Premio internazionale Donnafugata.
Quali novità riguarderanno questa quarta edizione del Premio Donnafugata?
Nell’ultimo triennio ho avuto una doppia funzione, quella di fondatore e direttore artistico ma, ad affiancarmi, quest’anno ci sarà il noto attore Peppe Zarbo. Con Peppe, sin dal nostro primo incontro, si è creata una sintonia molto forte, proprio come se ci conoscessimo da sempre.
I suoi nonni, tra l’altro, sono originari di Palma di Montechiaro e quando parliamo di loro nei suoi occhi leggo tutto l’affetto e l’amore che nutre per quei luoghi. Peppe, in quanto persona determinata e più che vogliosa di novità, ha anche proposto di realizzare un workshop che si terrà, a data da definirsi, alla presenza di Gabriele Molinari, vicepresidente del Museo del Cinema di Torino. Sarà un modo per trasmettere ai nostri conterranei, e non solo, il grande amore che nutriamo per la nostra terra.
Chi presenzierà al format?
Il format prevede la partecipazione di alcuni volti noti dello spettacolo, della cultura e dello sport. Toccherà, inoltre, tematiche forti che hanno lo scopo di avvicinare il pubblico ad una profonda riflessione.
Con lo scopo di diffondere sempre più non solo l’amore per la vostra terra, Palma di Montechiaro e la Sicilia intera, ma per rendere anche maggiore visibilità al Premio?
Esattamente! La Sicilia ha spesso perso tanti giovani proprio a causa della mancanza di lavoro. Nel nostro piccolo vorremmo poter porre rimedio, rendendo chiaro il potenziale del territorio in termini anche turistici.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24