Grazia Schiavo fa parte della giuria di Immaginaria, il festival che parla di donne, diritti e cinema.
Grazia Schiavo si dice emozionata e felice di poter vivere un contesto, Immaginaria, in cui i diritti sono alla base di tutto.
Un ritorno a valori e diritti sani, unici, ciò di cui Grazia Schiavo ci parla in un contesto universale, non solo legato a Immaginaria.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Grazia Schiavo. Parliamo di Immaginaria, del tuo essere giurata, delle sensazioni che ti regala?
Sensazioni davvero forti, più che positive. Ho avuto modo di visionare i lavori presenti, davvero belli, ed apprezzo molto lo spirito presente all’interno di Immaginaria. Trovo sia tutto davvero contagioso, da vere guerriere. Una voglia di arte, di fare arte, e una comunione di intenti. Sento di essere una combattente come tutte loro. La strada da fare è ancora lunga ma è più che giusta per poter vivere ciò che si vuole. Un muro alto da abbattere ma con l’arte si può fare tanto, si possono lanciare dei messaggi molto forti.
Grazia Schiavo, la tua carriera è da sempre ricca di personaggi a cui hai prestato voce e volto. A tuo avviso pensi manchi ancora qualcosa al tuo percorso artistico?
Manca di certo la possibilità di poter avere ben chiari i propri diritti, per l’appunto. Ho indossato anch’io delle maschere, in passato, per paura, per troppa fragilità. La fragilità va però trasformata per donarle una certa dignità artistica.
Grazie, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Ho da poco terminato le riprese di un nuovo film di un regista che adoro, Ivano De Matteo, “Una figlia”. Con lui, tempo addietro, avevo già girato “Gli equilibristi”. Sarò, inoltre, in un’opera prima di Mimmo Verdesca, “Per il mio bene”. Il prossimo anno sarò alle prese con uno spettacolo teatrale e, non ultimo, sto lavorando ad un nuovo progetto che mi riguarda..
Alessia Giallonardo per LiveMedia24