Incontriamo oggi Eugenia Tamburri, la pianista di “Scordato”, film di Rocco Papaleo, artista poliedrica e anche nella vita reale, abile pianista.
“Scordato” è stato un film, e una bellissima avventura professionale, che ha regalato a Eugenia Tamburri tanti sorrisi e piacevoli ricordi.
Vi lasciamo alle parole di Eugenia Tamburri, del suo ricordo di “Scordato”, ma anche ai racconti di come oggigiorno Eugenia vive la quotidianità.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Eugenia, raccontaci dell’esperienza vissuta sul set di “Scordato”.
L’esperienza vissuta sul set di “Scordato” mi ha regalato una luce in più legata alla mia professione, un qualcosa di inaspettato, bellissimo. Basti dire che, per errore, avevo cestinato la mail di convocazione.. il film mi ha riportato al passato, alle mie origini molisane, alla voglia, un domani, di riprendere in mano le redini di una casa che ho proprio in quella regione.
Cosa puoi dirci di Papaleo stesso e di Giorgia?
Sono stata felicissima di incontrare Giorgia, di realizzare delle scene al suo fianco. Trovo sia un’artista completa, molto brava.
Non solo musica e recitazione nel tuo vissuto perché sei, al contempo, anche una speaker abilissima..
Si, sono anche una speaker ma, se proprio dovessi scegliere tra le varie professioni, sceglierei sempre la musica. La pecca è legata al fatto che la musica classica è davvero marginale ai nostri giorni, purtroppo.
Eugenia Tamburri, se dovessi dare un consiglio alle nuove leve, ai giovani che vorrebbero intraprendere un percorso legato alla musica, alla recitazione, cosa consiglieresti loro?
Consiglierei di studiare, di impegnarsi il più possibile fino al raggiungimento del proprio sogno.
Chi è Eugenia nel quotidiano, al di là del lato artistico che già conosciamo?
Amo la poesia, la luna, le stelle. Amo, inoltre, la possibilità di poter scrivere dei testi, di poter imprimere in musica il mio essere.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24