Il regista Ivan Gergolet ci parla, ne “L’uomo senza colpa”, di una coppia che si ritrova ad essere, senza volerlo, vittima dell’amianto.
Appassionato da sempre di regia, Ivan Gergolet ci mostra una visione reale di un vissuto ancora oggi pregno di significato, ne “L’uomo senza colpa”.
A rendere maggiore credibilità al progetto di Ivan Gergolet, la presenza degli attori Valentina Carnelutti, vedova ferita vogliosa di giustizia, e Branko Zavrsan, vittima dell’amianto.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Ivan, ne “L’uomo senza colpa”, la pellicola da te realizzata, ci riporti ad una realtà non facile da accettare. L’amianto è la causa della vedovanza di una donna, interpretata dall’attrice Valentina Carnelutti, e della scomparsa di suo marito, che ha il volto di Branko Zavrsan. Cosa puoi dirci a riguardo?
Il luogo in cui sono nato, i cantieri navali di Monfalcone, è caratterizzato da molte problematiche. Ancora oggi si fatica ad accettare la realtà di quel posto, le condizioni vissute e attuali. La mia Angela, interpretata dalla Carnelutti, è una donna ruvida ma forte, per volontà. Una donna che vive un ruolo non suo in seguito alla scomparsa del marito. Il film indaga quelle che sono le difficoltà della vita, lo stato d’animo delle persone, cosa realizzabile specie al cinema.
A cosa devi la scelta degli attori Valentina Carnelutti e Branko Zavrsan?
Conosco bene e da anni i protagonisti di questa mio lavoro, Valentina e Branko. Tempo fa ho addirittura avuto modo di collaborare con Francesco Carnelutti, papà di Valentina. Ho scoperto Valentina anni addietro ed ho notato il suo plasmarsi in ruoli sempre differenti, importanti. L’ho scelta senza effettuare alcun casting. Ho notato, sin da subito, la loro preparazione legata ai ruoli avuti, cosa che mi ha permesso di lavorare su diversi aspetti caratteriali dei protagonisti.
Ivan, cosa ti auguri di poter realizzare in futuro?
Con le idee giuste a disposizione e l’adeguata abilità, si potrà realizzare di certo altro. Il territorio in cui sono nato offre svariati spunti. Un mare pieno di pesci da cui pescare, sempre con la voglia di poter vivere di cinema, di belle storie da raccontare.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24