Vita da Supereroi
E’ una ennesima storia familiare quella raccontata da Stefano Chiantini in Supereroi, presentato alla diciannovesima Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public. Il film, ideato dallo stesso regista autore anche della convincente sceneggiatura, sembra completare un trittico che esplora i rapporti genitori figli, dopo i recenti Il ritorno (2022) e Una Madre (2023), entrambi interpretati da Emma Marrone.
La storia narrata con lo sguardo adolescenziale di Jenny (l’esordiente Sara Silvestro ), giovane promessa del nuoto agonistico, racconta, per sottrazione e senza retorica, le dinamiche di una famiglia in cui i genitori sono separati. Il padre Alvaro (Edoardo Pesce), un camionista a suo tempo nuotatore, grande tifoso della figlia, fatica ad avere un dialogo con la ragazza da quando ha abbandonato la moglie Margherita (Barbara Chichiarelli). Dal canto suo, Jenny serba molto rancore verso di lui e non riesce ad accettare l’allontanamento del genitore dal nucleo familiare che considera un tradimento. Tutto cambia allorché Alvaro inaspettatamente si ammala. La vita dell’uomo forte e deciso si trasforma improvvisamente. Egli ha bisogno di cure continue, riabilitazione ed assistenza e Jenny non si sente di lasciarlo solo.
Il cast
Scritto con delicatezza e grande sensibilità, è recitato da un cast in equilibrio perfetto. Intensa l’ interpretazione della giovane Sara Silvestro, nuotatrice agonistica, fresca di scuola di cinema, al suo primo film. Accanto a lei il poliedrico Edoardo Pesce, il terrificante Simone di Dogman (Matteo Garrone 2018) e, nel ruolo di Margherita, Barbara Chichiarelli (Margherita), una delle più brave attrici italiane in circolazione, da ricordare per la parte di madre imperfetta già recitata in Calcinculo (2022), conosciuta dal grande pubblico soprattutto per Dalila Placido in Favolacce (Fratelli D’Innocenzo) e Livia Adami nelle prime due stagioni di Suburra – La serie.
Cinema di oggi
Supereroi è una storia cinematografica di oggi: sul grande schermo una famiglia allargata con tutta la complessità del vissuto quotidiano e delle relazioni interpersonali tra genitori e figli. Interessante il modo in cui il film esplora la psicologia dei ruoli e del rapporto con la giovane figlia. Indaga l’interiorità di ognuno, le motivazioni che generano i conflitti e le incomprensioni del presente. Chiantini sembra chiedersi se in una dimensione di un nucleo allargato, in cui le strade si dividono, si può essere ancora famiglia e fino a dove si può spingere l’amore per un figlio nei confronti di un genitore.
Delicato e profondo, Supereroi delinea personaggi intensi e si pone quasi in controtendenza alla contemporaneità in cui è sempre più difficile parlare di famiglia. E’ un film che mi auguro arrivi presto nelle sale e che spero non si dimentichi in fretta. Parla a tutti, genitori e figli con un tocco di grazia e di commozione.
Emma Borella per http://LiveMedia24.com