LiveMedia24 ha il piacere di incontrare la giovane e brava attrice Patrizia Iorio, da molti ricordata per la sua partecipazione ne “Il Principe di Roma”, uscito lo scorso anno al cinema, film capitanato da Marco Giallini.
Un’attrice sicura del mestiere che vuole poter affrontare, Patrizia Iorio, dedita anche alla musica e al canto.
Una chiacchierata piacevole, per cui ringraziamo Patrizia Iorio, sicuri di ritrovarla presto in numerosi nuovi progetti.
Patrizia, la tua è una carriera da attrice giovane ma già di per sé importante. Come ti sei avvicinata a tale ambito e quali artisti hanno guidato questo tuo percorso?
In realtà mi sono avvicinata alla musica, in prima battuta, e soltanto in un secondo momento alla recitazione. Ad oggi posso affermare che sento forte, probabilmente, più la passione nei confronti della musica. Suono il pianoforte da quando avevo quindici anni e da poco ho iniziato a leggere la musica. La chitarra la suono da tre e mi piace molto cantare. La musica mi ha permesso di superare la mia timidezza, di parlare con le persone, cosa che prima mi spaventava.
Abbiamo avuto modo di vederti al cinema ne “Il Principe di Roma”, lo scorso anno, al cinema. Un ruolo particolare, quello avuto per il film realizzato da Edoardo Falcone. Che esperienza ha rappresentato per te?
Un personaggio difficile, quello di Sora Betta, che mi ha permesso di lavorare molto sulla voce, visto il volto coperto. Ho avuto un coach al mio fianco, dei consigli sulla postura ed ho appreso il dialetto romano. Un periodo bello, divertente, con un Giallini sempre allegro, con cui era difficile restare seri. Ricordo, inoltre, ancora la magia dell’epoca vissuta nella pellicola. Ho ricevuto il premio meno di trenta per questa interpretazione e ne sono state felice. Tornando a Marco Giallini, è una persona squisita, molto gentile e capace di avere rispetto per tutti, anche per me che sono praticamente esordiente. Stare accanto a lui, anche solo per guardarlo recitare, è stato di grande insegnamento.
Patrizia, quali panni ti piacerebbe vestire, un domani?
Mi affascinano i film autobiografici e, se possibile, sarei felice di unire questa mia passione per la recitazione alla musica. Una pianista potrebbe essere il ruolo adatto a me. Amo cantare e sono sempre stata curiosa della sensibilità dei musicisti, delle storie che hanno vissuto.
Cosa bolle in pentola in previsione del tuo futuro artistico?
Non posso anticipare nulla, anche per via della mia scaramanzia. Il mio percorso di crescita artistica è in continua evoluzione. Saprò dirvi altro in futuro.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24