Rausy Giangarè è tra i protagonisti, al cinema, de “Il Colibrì”, per la regia si Francesca Archibugi che ha per protagonista Pierfrancesco Favino. Un ruolo importante per Rausy che la riempie di orgoglio e le regala grandi soddisfazioni.
Incontriamo Rausy Giangarè per parlare del ruolo che ha occupato all’interno de “Il Colibrì” e per conoscere cosa le riserverà il suo futuro artistico.
Una ragazza che sa bene cosa vuole, Rausy, e a cui auguriamo, dopo l’esperienza al cinema con “Il Colibrì”, tutto il bene possibile.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Rausy, come stai?
Sto bene, grazie! Sono felice di essere con voi. Vivo un periodo intenso, ricco di grandi emozioni.
Un ruolo importante, quello interpretato ne “Il Colibrì”, ad opera di Francesca Archibugi. Cosa puoi dirci a riguardo?
Ho avuto il grande onore di prendere parte a questo film e di essere al fianco di attori importanti. Favino, la Smutniak, Laura Morante, Nanni Moretti e non solo. Grandissimi protagonisti del nostro panorama televisivo e cinematografico italiano. La preparazione al film è avvenuta dalla lettura del libro stesso, ad opera di Sandro Veronesi. Di giorno in giorno, poi, è avvenuta la costruzione del personaggio, della mia Miraijin. Un ruolo, quello portato in scena, che ha preso piede grazie al grande supporto della stessa regista, la Archibugi, e di Pierfrancesco Favino.
Un film, come dicevamo, caratterizzato da un cast importante che, di certo, ti avrà portato un grande insegnamento..
Sicuramente! Ho compreso che anche per le cose piccole da raggiungere vi è un traguardo importante da perseguire e che bisogna impegnare tutte le energie possibili in tale impresa. Porterò con me tanto da questo set che, a suo modo, mi ha portata a prendere parte al mondo dei “grandi” e mi ha catapultata nell’ambiente cinematografico per la prima volta. Non dimenticherò nulla di ciò che ho vissuto e di ciò che mi è stato suggerito, insegnato, a partire da questo grande cast.
Un percorso artistico giovane, il tuo, ma comunque ricco di esperienze importanti. Quali sensazioni nutri a riguardo?
Ho avuto la fortuna, la forza, di affrontare ruoli già di per sé importanti, appaganti. Noi attori, purtroppo, viviamo sempre nell’incertezza, nell’attesa del ruolo giusto o del provino che speriamo di poter affrontare. Un lavoro, dunque, ricco di grandi soddisfazioni ma, al contempo, di lunghe attese. Ma, pur di rivivere emozioni forti, affronterei qualsiasi cosa per essere di nuovo al lavoro su un set speciale, importante, capace di permettermi di dare vita ad un nuovo personaggio.
Avremo modo di rivederti sul set de “Buongiorno, Mamma 2” e di “Lea, Un nuovo giorno 2”?
Assolutamente! Mi rivedrete in “Buongiorno, Mamma 2” e anche in “Lea, Un nuovo giorno”, che avrà il suo inizio per il prossimo anno. Inoltre, per la regia di Monica Vullo, potrete vedermi ne “L’ultimo spettacolo”.
Chi è Rausy nel privato, quando non è impegnata sul set?
Amo gli animali e la possibilità di potermi dedicare allo studio, a tutto ciò che ancora non conosco del mio lavoro. Svolgo, inoltre, un lavoro secondario, se così posso definirlo, che mi permette di sostentarmi al di là della recitazione.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24