Un pezzo di storia americana
A Complete Unknown, del regista newyorkese James Mangold, finalmente al cinema! Con un magnetico Thimotée Chalamet, straordinario nell’ impersonare l’ enigmatico Bob Dylan delle origini. Il giovane di 19 anni che arriva dal Midwest (Minnesota) ed approda nella Grande Mela per divenire un musicista riconosciuto. Una chitarra, la propria voce e uno spiccato estro creativo e come prima tappa incontrare Woody Guthrie, uno dei miti viventi del folk americano, autore di canzoni di protesta e riferimento per molti artisti tra cui lo stesso Dylan e Joan Baez.
A Complete Unknown regala uno squarcio di storia americana degli anni ’60. Sullo sfondo degli ambienti dei musicisti e degli artisti del Greenwich Village, scorrono alcuni fatti storici cruciali degli Stati Uniti e del mondo intero. Sono gli anni della guerra del Vietnam, della crisi di Cuba e dell’omicidio di Kennedy. In questo contesto inquietante, brulica la musica d’autore che dà voce alla poetica intima ma graffiante dei cantautori affermati ed emergenti.
Biopic verosimigliante
Il regista newyorkese James Mangold non è un nome nuovo del cinema. “Ragazze interrotte” (1999), “Quando l’amore brucia l’anima. Walk the Line (2005), “Le Mans ’66” (2019) e “Indiana Jones e il quadrante del destino” (2023) sono alcuni suoi titoli di successo. Dopo il biopic su Johnny Cash e June Carter, torna a confrontarsi su un’altra figura chiave della scena musicale e culturale statunitense: il cantautore Bob Dylan, Nobel per la letteratura nel 2016.
Mangold ha cercato di tratteggiare gli anni d’esordio della folgorante carriera di Dylan” Sui passaggi chiave, sulla realizzazione dei dischi”. Dal 1961, anno in cui arriva a New York fino al grande festival folk di New Portland nel 1965. A Complete Unknown, scritto e girato in modo classico, regala allo spettatore appassionato di Dylan un ritratto fedele e coinvolgente. Accanto al mitico cantautore ci sono gli artisti iconici di un’ epoca: il grande padre del folk americano Woody Guthry (Scoot McNairy) ormai vecchio ed ammalato, l’amico fraterno Pete Seeger (Eduard Norton), Jonny Cash (Boyd Holbrook) il musicista moderno.
Thimotee Chalamet nominato all’Oscar
Chalamet ha creduto molto in questo progetto. A partire dall’investimento di 50 milioni di dollari nella produzione, ben spesi a giudicare dalla cura con cui il film crea fedelmente i luoghi e l’atmosfera musicale del tempo.
Quattro anni di preparazione per diventare Bob Dylan. Attraverso una grande prova di recitazione, l’attore assume le sembianze del cantautore, le sue movenze, gli atteggiamenti enigmatici che lo contraddistinguono. Canta e suona strumenti d’epoca sul palco davanti alla telecamera sempre dal vivo, e anche se indubbiamente Dylan è unico, la voce di Timothée bene si adatta alle sue tonalità e regala una bella emozione. Il film riporta e riusa molte battute di Dylan. “Cosa vuoi essere?” “Qualsiasi cosa gli altri non vogliano che io sia”. Restituisce allo spettatore il “mistero Dylan”, insofferente alle attese di chiunque, forse prigioniero della sua stessa ansia di individualità, incapace di osservare regole e mode. Pronto a distruggere ogni legame in nome delle proprie idee e della propria sensibilità. Unico nello sfidare il successo e reiventare la sua musica.
Bob Dylan
E Bob Dylan (1941) che ne pensa? L’artista ha gradito il libro da cui è tratto il film: “Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica” di Elijah Wald che consiglia di leggere. Ha partecipato attivamente al progetto di A Complete Unknown discutendo la sceneggiatura con il regista, scrivendo alcune battute che sono state poi inserire e chiedendo anche un elemento di finzione, diverso dai fatti.
Dunque il grande Dylan, alias Robert Allen Zimmerman, artista poliedrico e quasi indecifrabile, musicista, scultore, pittore, scrittore da Nobel, apprezza il film nella sua fedeltà ma anche originalità di finzione che ha addirittura incoraggiato, perché si sa ogni progetto filmico è una mondo d’arte che non riproduce mai completamente la realtà, come è giusto che sia.
Emma Borella per http://LiveMedia24.com