Incontriamo oggi Gonzalo Trujillo protagonista de “Una vita/Acacias38” e, successivamente, de “Il Segreto”.
Un uomo innamorato del suo mestiere, Gonzalo Trujillo, felice di ciò che ha avuto modo di portare in scena. Gonzalo dice di dovere molto al suo personaggio de “Acacias38”, Mauro San Emeterio.
Ringraziamo, dunque, Gonzalo Trujillo della disponibilità che ci ha riservato e delle anticipazioni che ha potuto accordarci, in questa nostra intervista. Senza dimenticare il suo grande amore per la nostra penisola.
Ben ritrovato su LiveMedia24, Gonzalo, come procede il tuo vissuto?
Tutto procede a meraviglia, Alessia. Ti ringrazio per questa nuova intervista.
Affrontiamo un discorso a ritroso, legato a quando hai deciso di diventare attore. Cosa ti ha portato a scegliere questa strada?
Non saprei darti una giusta motivazione. Di certo posto dirti che a giocare un grande ruolo vi è stata la possibilità di poter vivere più vite, più occasioni. Di questo ne sono certo.
Il percorso di Gonzalo Trujillo ad Acacias38 e Il Segreto.
A costellare il tuo percorso artistico, due serie davvero importanti, nella tua Spagna e, successivamente, approdate nella nostra penisola, Acacias38 e Il Segreto. Che ricordo hai di entrambe queste esperienze?
Conservo un ricordo molto piacevole di entrambe le esperienze. Maggiormente de Acacias38, il set che ho avuto modo di vivere più a lungo. Il personaggio interpretato a quell’epoca, Mauro San Emeterio, tra l’altro, mi ha regalato tanto, sia a livello personale che formativo. Non posso che avere delle belle parole anche per tutta la troupe che ha dato l’anima per questi progetti. Stesso discorso per i miei colleghi di set. Capita di incontrare ancora alcuni di loro, con cui si è creato un bellissimo rapporto.
Che rapporto hai con le persone che ti stimano e che ti fermano per farti dei complimenti?
Ho sempre piacere nell’incontrare chi mi segue e stima, artisticamente. Le persone sono sempre state gentili, rispettose, nel pormi dei complimenti per il mio lavoro.
Non c’è soltanto la recitazione nel tuo percorso artistico. Sei un grande appassionato di fotografia e da tempo, ormai. Come si è sviluppata questa tua passione?
Si tratta di una passione che mi porto dietro da quando ero piccolo. Anni dopo, mio fratello mi ha insegnato ad insegnare una reflex, rendendomi capace di sviluppare anche un vero e proprio rullino. Gli sarò sempre grato per questi insegnamenti. La fotografia, oggi, è parte del mio lavoro. Una seconda professione, si potrebbe dire.
Durante la nostra prima intervista mi dicesti che eri già stato in Italia. Hai avuto modo di tornarci, ultimamente?
Amo l’Italia! Ho avuto modo di tornarci la scorsa estate. Napoli, Pompei e Tropea sono state le mie mete. L’Italia mi lascia sempre delle belle sensazioni addosso.
Quali sono i tuoi progetti futuri, lavorativamente parlando?
Presto sarò sul set del film di Antonio Cuadri, “Se tutte le porte sono chiuse”. Saprò dirvi di più in futuro.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24