ONLY MURDERS IN THE BUILDING LA RECENSIONE DELLA SECONDA STAGIONE.
Eccoci finalmente alla parte 2 della recensione di Only Murders In The Building. Se ancora non siete in pari con gli episodi vi sconsigliamo di continuare a leggere la recensione perché, nonostante non sveliamo l’assassino, saranno fatti numerosi spoiler.
Charles, Oliver, Mabel and Lucy in Only Murders In The Building.
La stagione inizia esattamente da dove è finita la prima, con i nostri eroi in piena gioia da festeggiamenti. Dovevano godersi la fama, hanno risolto un importante caso e adesso sono finalmente voluta nell’Arconia.
Tuttavia la festa dura poco poiché vediamo come Mabel si trova coinvolta in un omicidio in quanto nel suo appartamento c’è la morente Bunny, la governante dell’edificio odiata da fin troppe persone, inclusi i nostri tre protagonisti. Insieme a lei, anche Oliver e Charles vengono arrestati per l’omicidio. Ma ovviamente qualcosa non torna.
La storia scorre molto velocemente, tra ironia, drammi e flashback. In questa seconda stagione di Only Murders in the Building, infatti, conosciamo dei nuovi personaggi, ma vediamo soprattutto la vera Arconia. Scopriamo la sua storia, vediamo com’è fatta, chi l’ha creata, i suoi inquilini e i tantissimi passaggi segreti di cui nessuno, se non pochi, erano a conoscenza.
Nel corso degli episodi ci sono tanti sospettati, tante prove e ognuno di noi, insieme ai protagonisti, cerca di venire a capo dell’enigma.
Uma, Ursula and Marv in Only Murders In The Building.
Conosciamo una Bunny che passa dall’essere la “vecchia acida” ad essere semplicemente una persona sola che ha dedicato tutta la sua vita al palazzo, e che non è pronta ad abbandonarlo.
Conosciamo nuovi personaggi che ci aiutano a scoprire il vero colpevole dell’omicidio. Personaggi che si inseriscono con maestria nelle dinamiche già presenti.
Approfondiamo in questa stagione il personaggi di Mabel, coinvolta in una nuova relazione. Scopriamo le sue paure e affrontiamo con lei un percorso verso quella stabilità che le è mancata dalla morte della sua cara amica.
Tanti colpi di scena che scorrono parallelamente al caso principale, come la storyline di Oliver che scopre di non essere il padre biologico del figlio ma bensì di essere stato tradito dalla moglie con Teddy Dimas . Questo porta ad una dinamica complessa tra i due personaggi che si allaccia alla prima stagione e permette di non abbandonare del tutto le emozioni provate durante la stagione precedente.
Insomma, la risoluzione del caso non è l’unica strada percorsa, ma sono tante le sotto trame che completano il quadro e rendono la stagione 2 ancora più divertente e solida della prima.
La bravura di tutto il cast si vede episodio dopo episodio, stagione dopo stagione. Abbiamo un Steve Martin e Martin Shot sono due maestri nel campo delle commedie, ma anche Selena Gomez è riuscita a stare al loro passo senza troppi problemi.
Mabel and Detective Kreps in Only Murders In The Building.
Conclusione…
La seconda si conclude dopo un salto temporale di un anno, con i tre protagonisti che si ritrovano alla prima di uno spettacolo di Hollywood di cui Oliver è regista, Charles attore e Mabel spettatrice, e con un nuovo omicidio a cui assistono i tre, insieme a una platea immensa. Per cui, Only Murders in the Building, per quanto vada avanti e continui sulla scia degli omicidi, non annoia in alcun modo e riesce a stupire, con colpi di scena e trame per niente simili l’una dall’altra.
Silvia Maddalo per LiveMedia24.