SHE HULK EP.1: RECENSIONE (Spoiler)

She-Hulk: Attorney at Law è una serie televisiva statunitense ideata da Jessica Gao per Disney+ e basata sull’omonimo personaggio della Marvel Comics.

Prima di iniziare ad analizzare il primo episodio scopriamo di che parla questa nuovissima serie targata Disney+.

Jennifer Walters (Tatiana Masklany) è la cugina del famoso Bruce Banner ed è anche un’avvocatessa specializzata in casi che vedono coinvolti i superumani. La protagonista cerca di affrontare la sua complessa vita da avvocatessa e di farsi spazio in un settore difficile e competitivo. Non sarà semplice, perché a causa di una trasfusione di sangue, ricevuta dal cugino, Jennifer otterrà gli stessi poteri di Bruce, diventando di conseguenza She-Hulk. La legale dovrà confrontarsi con questa sua nuova identità cercando di controllare i nuovi poteri

Il cast di She-Hulk: Attorney at Law 

 

La serie si presenta subito come simpatica e auto-ironica esattamente come il personaggio di Jennifer Walters. Il primo episodio ci racconta l’origin story del personaggio, molto sintetizzata ma allo stesso tempo molto efficace.

She-Hulk: Attorney at Law non si prende sul serio e questo ci permette di apprezzare la comicità inserita nella sceneggiatura. Si tratta di una comicità che non ingombra e soprattutto non stona con il contesto, a differenza di come molti prodotti Marvel ci avevano abituato.

La forza di questa serie è proprio l’elemento comedy e il fatto che si dichiara sin da subito come un prodotto del genere.

A livello visivo la serie è piacevole da guardare, le critiche pesanti rivolte agli effetti visivi però si rivelano in parte ancora vere. La CGI è molto migliorata rispetto alle prime immagini rilasciate ma continua ad avere non pochi difetti soprattutto nelle scene di combattimento.

 

Andiamo a vedere nello specifico cosa ci ha convinto del primo episodio…

Jennifer Walters si presenta molto bene e Tatiana Maslany è perfetta per il ruolo. Un viso molto espressivo il suo che riesce a trasmettere la comicità della serie.

Presente un sotto testo femminista di facciata che però non esagera e ci fa capire come la protagonista sia una donna forte, in carriera e con un carattere solido e ben definito.

Il suo Dna è diverso da quello di Bruce Banner e quindi metabolizza la trasformazione in modo diverso. L’alter ego che Bruce ha combattuto per anni non si sviluppa nella cugina. Fondamentale è anche la differenza di personalità tra i due personaggi.

Bruce Banner è un co-protagonista in questo episodio e aiuta la nostra avvocatessa a scoprire i suoi poteri e a fare pace con la sua nuova natura. Notiamo un Bruce più fumettistico, che si lascia andare e soprattutto meno drammatico rispetto alla trasposizione degli ultimi film.

Il primo elemento che ci porta tante domande e tanta curiosità è l’astronave sakariana. Il brusco incidente, le cui conseguenze danno i poteri a Jennifer Walters, è causato dall’arrivo sulla Terra di una astronave il cui modello è già stato visto nel film Thor: Ragnarok. Questo velivolo proviene indubbiamente da Saakar, lo conferma anche Smart Hulk, ma l’episodio non mostra chi lo pilota.

Da questo ed altri elementi possiamo sospettare come questa serie possa avere un forte impatto nel futuro dell’MCU poiché esplicitamente collegata alla linea temporale.

I collegamenti sono forti anche al passato: Hulk parla con nostalgia di Tony Stark e si percepisce il rammarico di aver perso una persona per lui importante. Molto bello il dettaglio del casco distrutto di Ironman.

She-Hulk: Attorney at Law 

 

Conclusioni…

Nella scena finale la nostra protagonista si trasforma per la prima volta in pubblico e questo apre ufficialmente la serie che siamo sicuri dall’episodio 2 inizierà a prendere forma. La nostra speranza è di una serie che mantenga la qualità nel corso degli episodi e che soprattutto mantenga questa leggerezza e comicità.

Difficile dire già se la serie ci convince del tutto, ma il primo episodio ci lascia curiosi e soddisfatti nella speranza che i prossimi episodi ci forniranno le risposte di cui abbiamo bisogno.

 

Silvia Maddalo per LiveMedia24.

 

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