Agostino Chiummariello da sempre una colonna portante della fiction “Mare Fuori”, ci parla del suo rapporto speciale che si è instaurato con i ragazzi del carcere minorile che partecipano alla fiction.
Legatissimo ai suoi trascorsi lavorativi, Agostino Chiummariello, è certo di dovere tanto alla serialità vissuta con “Mare Fuori”.
Questo e tanto altro nella nostra intervista ad Agostino Chiummariello, Gennaro di “Mare Fuori”..
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Agostino Chiummariello. Ti andrebbe di parlarci delle emozioni vissute in teatro, calcando le tavole del palcoscenico?
Amo molto il teatro, i sacrifici che mi legano ad esso, e sono felice di poter essere ancora qui, oggi, a parlarne. Bisogna amare nel profondo questo mestiere per poter restare a galla, per poter vivere di ciò.
Parlaci del Gennaro interpretato ne “Mare Fuori”, in questi ultimi anni, della fiction che ti ha regalato maggiore notorietà?
Amo molto il personaggio interpretato in “Mare Fuori” anche per via del fatto che vi è tanto di me in lui. Ho, per di più, vissuto un’esperienza simile, da adulto, legata al conoscere le esperienze dei ragazzi che scontano pene. Ho compreso il loro dolore, le loro colpe, la voglia di rivalsa. Ancora oggi, più che presenziare a festival e simili, preferisco parlare con i ragazzi, incontrarli nelle scuole, cercare di comprendere i loro problemi. Cosa dire del cast, siamo una vera e propria famiglia, da sempre più che colleghi.
Agostino hai la fortuna, da napoletano, di poter vivere e lavorare nella tua città..
Un vero privilegio, una gioia immensa! Le persone spesso mi fermano, mi chiamano Gennaro, mi trattano da amico, chiedono consigli. Niente di più bello!
Agostino, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Al momento non posso anticiparvi nulla ma ben presto posso dirvi che ci saranno delle novità, specie a livello teatrale.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24