Alessio Praticò è tra i protagonisti di “Blocco 181”, serie edita per Sky Original, nei panni di Nicola Rizzo. Un attore legatissimo al suo mestiere, voglioso di affrontare sempre nuovi ruoli.
Dopo “Blocco 181” potremo vedere Alessio Praticò in altri importanti ruoli realizzati prima e dopo la pandemia da Covid19 che ha reso un fermo alle nostre vite.
Alessio Praticò ci parla di sé a cuore aperto e del ruolo interpretato nella serie “Blocco 181”, in questa nostra intervista.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Alessio, come procede il tuo vissuto?
Procede a meraviglia, grazie. Sono felice del periodo che vivo, sia a livello personale che lavorativo.
Il tuo amore per la recitazione si è sviluppato sin dalla giovane età. Cosa puoi dirci a riguardo?
Un sentimento che si è sviluppato in giovane età, si, ma soltanto dopo aver intrapreso un percorso diverso di studi. Prima di dare libero sfogo a questa passione, difatti, ho studiato architettura, per cui nutro una forte predisposizione. Devo a Marilù Prato e Renato Nicolini la possibilità di aver potuto approfondire la mie conoscenze recitative. Dal 2013 ne ho percorsa di strada e sono felice di ciò che sto ancora costruendo.
“Blocco 181”, da questo maggio, ti vede tra i protagonisti, su Sky Original. Parlaci di questo nuovo, attuale, lavoro?
Si tratta di una favola nera, ambientata nella periferia di Milano. Una realtà, quella logistica, differente dalla Milano fatta di lustrini e paillettes a cui siamo abituati. Lo spettatore, ad ogni modo, è portato ad essere sviato nelle considerazioni da fare perché, ciò che accade, non sempre è ciò che sembra. Interpreto Nicola Rizzo, un uomo che ha una duplica attività e che vive una realtà difficile da svolgere. Sono, inoltre, lo zio di Mahdi, interpretato da Andrea Dodero. Vi basterà guardare la serie per poter avere un’idea precisa di ciò che accadrà, senza dovervi anticipare altro.
Come sono stati i rapporti sul set con il resto del cast di “Blocco 181”?
Ho avuto il piacere di ritrovare Alessandro Tedeschi, su questo set. Avevo già lavorato con lui ed è andata benissimo anche questa volta. Posso dire lo stesso del restante cast.
Hai avuto modo di prendere parte al film di Bellocchio, “Il traditore”. Che esperienza è stata?
Un’esperienza bellissima e che ripeterei molto volentieri. Ricordo, tra l’altro, che fu proprio Bellocchio in persona a volermi in quel film. Non potevo essere più felice di questa proposta. Un cast, anche in quell’occasione, bellissimo, ben amalgamato.
Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Avrete modo di vedermi in molti lavori differenti. Per Netflix, prossimamente, sarò in una serie con Gassmann e Ginevra Francesconi, in “Odio il Natale”, con Pilar Fogliati, una serie che vi consiglio vivamente e, sempre per Netflix, “Briganti”. Nel mio futuro vi è anche la quarta stagione di Boris, di cui sono da sempre un grande sostenitore. Sarò anche nella serie legata al Generale Dalla Chiesa, con Castellitto, e in un’opera prima di Lorenzo Adorisio, “La festa del ritorno”.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24