Un successo da tutti agognato, quello legato alla serie Rai, “Mare fuori”, e di cui ci parla l’attrice Anna Ammirati, interprete di Liz.
La nota fiction, “Mare fuori”, è ormai alla sua terza stagione e l’intero cast continua a mietere un ottimo riscontro da parte del pubblico. Anna Ammirati con la sua Liz è sicuramente tra le più apprezzate.
Insieme ad Anna Ammirati, in questa nostra intervista, parleremo non solo di “Mare fuori” ma anche degli altri lavori da lei realizzati.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Anna ti andrebbe di parlarci della tua Liz e, nei limiti del possibile, di questa terza stagione?
Liz svolge il suo lavoro con grande passione e vocazione. Una donna borghese, sposata, legatissima ai ragazzi del carcere di Nisida. Una donna che, purtroppo o per fortuna, porta il suo lavoro anche a casa. Dalla terza puntata, come già avrete avuto modo di notare, decide di compiere una scelta. Una decisione presa in piena solitudine, senza avere nemmeno l’appoggio del marito. Una scelta che ho deciso di far decretare al pubblico se, nella sua modalità, possa essere sbagliata o meno.
Raccontaci dei legami che si sono creati sul set e di come si sono svolte le riprese?
Il successo di “Mare fuori” è agognato da tutti! Sul set, così come nella vita, si è creato un rapporto bellissimo tra tutti noi. Questo rapporto, a suo modo, ci ha concesso di poter realizzare il girato in maniera ancora più semplice, complice. Viviamo rapporti basati su una grande confidenza, su battute che nascono in maniera davvero spontanea.
Aprile ti vedrà nuovamente alle prese con il teatro, ne “Le cure di bellezza della principessa Sissi”. Anticipaci qualcosa sullo spettacolo, nei limiti del possibile?
Ringrazio Roberto Cavuti e La Pergola per questa nuova, oserei dire rinnovata, esperienza insieme. Vi mostreremo una Sissi distante dal film che avrete avuto modo di vedere. Una Sissi legata al suo rapporto con il corpo, con l’anoressia, proprio a causa del ruolo che ricopriva, dell’istituzionalità vissuta. Porteremo in scena, in poche parole, la solitudine di una grande donna, di una principessa.
Se guardi al tuo passato cosa ricordi con piacere?
Ricordo il periodo vissuto all’Accademia di Teatro di Beatrice Bracco e i tanti colleghi, oggi noti, che vissero insieme a me tale esperienza.
Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Sono alle prese con un testo politico, ancora in lavorazione, “Il silenzio dei comunisti”.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24