Daniele Foresi da “Se potessi dirti Addio” all’incontro con la Carrà

Un ruolo distante dai soliti personaggi comici, buffi, che ha spesso interpretato, quello di "Se potessi dirti Addio"

“Se potessi dirti Addio”, fiction ad opera di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, ci ha portati a conoscere Daniele Foresi, abile e simpatico attore.

Un ruolo molto distante dai soliti interpretati, quello avuto nella fiction Mediaset “Se potessi dirti Addio”. 

Vi invitiamo a scoprire Daniele Foresi, il suo amore per la recitazione, per lo spettacolo.

Ti ringrazio per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Daniele. “Se potessi dirti Addio”, ad opera di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, ti ha visto tra i suoi protagonisti. Che ricordo hai di quella esperienza?

Mi ha lasciato delle belle sensazioni il set di “Se potessi dirti Addio”. Avevo già lavorato con Simona in “Mennea” e sia lei che Ricky erano a conoscenza delle mie abilità attoriali, specie per i ruoli comici. Per questo ruolo ho fatto riferimento agli insegnamenti avuti da una bravissima doppiatrice e attrice, Paila Pavese, recentemente scomparsa. Mi consigliò di tirare fuori i traumi vissuti in passato e così è stato.

Che ricordo hai dei tuoi compagni di avventura, a partire da Gabriel Garko ed Anna Safroncik?

Sia Gabriel che Anna sono stati gentilissimi nei nostri riguardi, più che disponibili. Quando questo accade vuol dire che il set è sano, è bellissimo. Tanto dobbiamo anche a Ricky e Simona, abilissimi e simpatici nel gestirci.

Come ti sei avvicinato alla recitazione?

Ho avuto la fortuna di imparare dai grandi, senza aver mai studiato. Dopo il liceo ho dovuto faticare tanto per aiutare la mia famiglia ed in un secondo momento ho deciso di dedicarmi alla recitazione. Ho affiancato Franca Valeri sul palco e artisti del calibro di Gassmann, Alberto Ferrari e non solo.

C’è anche “Alberto Sordi Secret” nel tuo vissuto. Cosa ti ha lasciato addosso? 

Ero impegnato in un altro progetto quando sono stato contattato da Igor Righetti, parente di Sordi, alle prese con questo suo primo film da regista. Ha richiesto la mia presenza per un cameo e da romano non ho potuto fare a meno di dire di sì, felicissimo di accogliere questa sua richiesta. Ho girato con Vincenzo Crocitti, abile attore, con tutta la naturalezza possibile, portando in questo docufilm gli sketch più importanti di Alberto.

Non ultimo, l’incontro con Raffaella Carrà, avvenuto anni fa. Quanto è stato emozionante? 

Le portai una caricatura e ricordo che sorrise, con il suo solito fare unico. La ricordo con immenso affetto, con emozione, anche perché è stata un mito, una donna che ha ottenuto ciò che poteva e voleva con caparbietà e reale bravura. L’ho incontrata in un paio di occasioni e difficilmente la dimenticherò. Era unica, rara e mi manca tanto…

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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