Gianmarco Vettori nella serie TV “M. Il figlio del secolo”, una nuova avventura per Sky

Su Sky con "M. Il figlio del secolo" incontriamo l'attore Gianmarco Vettori pronto a parlarci della sua esperienza.

Su Sky nella serie “M. Il figlio del secolo” incontriamo Gianmarco Vettori pronto a raccontarci dell’esperienza vissuta al fianco di Luca Marinelli.

Un’esperienza intensa, inebriante, guidato da un regista, Joe Wright, abilissimo nel dirigere tutti, senza distinzione alcuna.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Gianmarco Vettori, al suo futuro artistico.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Gianmarco. Parliamo subito del progetto che ti vede su Sky, “M. Il figlio del secolo”, di ciò che ti ha portato? 

Guidati da un più che abile regista come Joe Wright, abbiamo vissuto un vero e proprio viaggio nella recitazione sul set di “M. Il figlio del secolo”. Capitava di avere spesso una marea di comparse da dirigere e Wright si prendeva tutto il tempo possibile per poter spiegare loro la scena e ringraziarli. Questo perché senza la loro partecipazione non ci sarebbe stato modo di mandare avanti il girato. Si è mostrato per ciò che è, una persona giusta, attenta ad ogni singola persona presente in un suo progetto.

Cosa puoi dirci su Luca Marinelli, protagonista del progetto?

È stato incredibile poter essere al suo fianco, vedere come un artista della sua portata si preparasse al set. È stato vicino a tutti noi. Ci ha portato a scoprire come poterci avvicinare ad un personaggio, cercando di non portarlo con sé nel quotidiano.

Nel tuo curriculum c’è anche un’altra serie, “Briganti”, un progetto non da poco. Cosa puoi dirci a tal proposito?

Ho amato molto “Briganti”, specie per quanto riguarda le scene acrobatiche realizzate in prima persona, dal momento in cui non utilizzo alcuna controfigura. Ho studiato da stuntman in passato.

Credi manchi qualcosa a questo tuo percorso?

C’è tanto da concretizzare. La strada è molto lunga, sono un’attore che può definirsi ancora giovane. Al momemto vivo un periodo di stallo, dipeso, forse, dall’arrivo di questo nuovo anno. Ho compiuto trent’anni e attendo con serenità quelle che saranno le novità.

Da quali registi vorresti poter essere diretto e quali colleghi affiancheresti? 

Mi piacerebbe poter essere diretto da un regista come Paolo Sorrentino o Stefano Sollima. Se di colleghi si parla, invece, mi piacerebbe affiancare Elio Germano, Tony Servillo e, sognando in grande, De Niro o Al Pacino.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico, nei limiti del possibile?

Qualcosa ci sarà ma non posso sbottonarmi, al momento. Posso dirvi che iniziero un nuovo lavoro al nord, con la speranza che non faccia troppo freddo.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

 

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