Giulia Bevilacqua è da sempre amatissima dal pubblico e tra le attrici più apprezzate nella nostra penisola. La incontriamo in occasione de “Il Patriarca”, fiction Mediaset che la vede impegnata in un ruolo distante dal suo reale modo di essere.
Un non giudicare, a detta della Bevilacqua, in riferimento al suo personaggio interpretato ne “Il Patriarca”. Per via del suo essere senza scrupoli, in controtendenza anche verso i sentimenti vissuti, la sua Elisa farà di tutto per raggiungere i suoi scopi.
“Il Patriarca” e non solo in questa nostra intervista a Giulia Bevilacqua, attrice di spessore, legatissima al suo mestiere, alla sua amatissima famiglia.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Giulia Bevilacqua. “Il Patriarca”, in onda dalla scorsa settimana, ti vede tra i suoi protagonisti. Cosa puoi dirci a riguardo?
Si tratta di una serie che mi ha appassionata molto e che, a suo modo, tocca temi attuali, narrativamente parlando. Si parla di un potere che, per essere mantenuto, necessità di molti sacrifici, realizzati anche a caro prezzo. La mia Elisa è un’avvocatessa non poco spietata, del tutto differente dalla mia persona. Una vera e propria calcolatrice che farebbe qualsiasi cosa convinta del fatto che la felicità sia racchiusa nel raggiungimento del potere stesso. A mio modo, ho provato a non giudicare questo personaggio, ho provato a volerle bene, nonostante il suo non essere affatto positiva.
A dirigerti, in questa nuova avventura televisiva, il collega Claudio Amendola. Cosa puoi raccontarci sui momenti di set e sulle indicazioni elargite dallo stesso Amendola?
Ho avuto modo di lavorare con Claudio proprio alcuni anni fa. Interpretavamo una coppia, dunque ho avuto modo di conoscerlo bene. Si tratta, però, di una prima volta, sotto la sua direzione. Claudio ha le idee molto chiare su ciò che vuole proporre al pubblico. È determinato, concreto, pratico e veloce. Ha saputo, tra l’altro, regalarci momenti di spensieratezza, cosa non da poco nel nostro mestiere.
Che ricordo hai dei primi passi in ambito artistico mossi ne “Distretto di Polizia”, serie non molto distante da “Il Patriarca”?
Porto con me, da sempre, un ricordo bellissimo di Distretto di Polizia. Ha rappresentato una palestra di vita importante e, a suo modo, mi ha lasciato dei legami non da poco, come quello con Claudia Pandolfi che, ancora oggi, è la mia più cara amica. Un lavoro, ai tempi, realizzato interamente su pellicola e caratterizzato da ritmi ferrati. Il cast di attori era davvero straordinario e, come possibile, ricordo che cercavo di apprendere da tutti loro. Mi hanno trasmesso tantissimo!
Giulia, guardando al tuo futuro artistico, cosa puoi anticiparci nei limiti del possibile?
A settembre avrete modo di vedermi ne “Il Maresciallo Fenoglio”, al fianco di Alessio Boni, per la regia di Alessando Casale. Si tratta di un giallo, un prodotto che non vedo l’ora di guardare. Avrete poi modo di vedermi ne “Una mamma all’improvviso”, in cui interpreto una mamma che dopo molti anni esce dal coma e conosce, finalmente, sua figlia. L’incidente vissuto anni prima le aveva impedito di vederla crescere, di conoscerne anche il solo volto. Attualmente, invece, sono impegnata sul set di un film per la regia di Neri Parenti, nei panni della moglie di Enrico Brignano.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24