Il 24 febbraio ha segnato il ritorno ad “Un Posto al Sole” dell’attore Luigi Di Fiore, noto per aver ricoperto per anni il ruolo del Dottor Luca De Santis. Un ritorno atteso, desiderato, che si è verificato dopo ben ventidue anni di assenza.
Raccogliamo, attraverso questa intervista, le sensazioni di Luigi Di Fiore, felice di questo rientro e voglioso di potersi raccontare.
Una persona, oltre che un bravo attore, attento al prossimo e legato al suo amatissimo lavoro. Ci regala, inoltre, un accorato ricordo di sua madre, delle sue origini napoletane, dell’amore che sente da parte del pubblico.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Luigi come stai?
Adesso sto davvero bene! La pandemia, così inaspettata, ci aveva portato malessere, riducendoci con le ossa rotte, ma la ripresa c’è stata. Un periodo che, a suo modo, ha saputo unire la nostra intera categoria per dar vita ad Unita, per l’appunto, ed al Registro degli Attori e Attrici. Un anno iniziato alla grandissima, con la proposta di tornare ad Un Posto al Sole e la rinuncia, per forza di cose, ad uno spettacolo bellissimo, che qualsiasi attore sognerebbe. Avrei dovuto prendere parte, all’interno del bellissimo Teatro Greco di Siracusa, allo spettacolo “Prometeo Incatenato”, di Eschilo, per la regia di Leo Muscato.
A distanza di ventidue anni Luca De Santis, l’amatissimo dottore di Palazzo Palladini, rientra a Napoli. Quali sono le tue sensazioni a riguardo?
Con mia grande sorpresa, ho ricevuto notizia del mio rientro in occasione della festa delle seimila puntate della soap opera. Ho voluto, così, prepararmi a questo rientro per porre rimedio ad una ferita psicologica che si venne a creare a suo tempo. Il mio Luca, ai tempi, era ormai consumato, senza altro filo logico da poter seguire. Tornare, oggi, rappresenta un grande motivo di gioia e per affezione e per reale senso di famiglia. Un Posto al Sole ha sempre rappresentato questo, una grande famiglia.
Ai tempi vi fu un passaggio di testimone con la collega Marina Giulia Cavalli, interprete della Dottoressa Bruni. Come si svolse il tutto?
Il passaggio di testimone avvenne senza dissapore alcuno. Marina Giulia, sin da prima di approdare ad Un Posto al Sole, era già una mia cara amica. Sono felice, oggi, di poter essere sullo stesso set insieme a lei, così come sono felice di poter ritrovare alcuni colleghi storici: Patrizio Rispo, Marzio Honorato, Maurizio Aiello, Alberto Rossi, Germano Bellavia. Sono stato accolto benissimo da tutti loro ed anche dai nuovi arrivati all’interno della soap. Giovani consapevoli del solco tracciato da noi storici e fieri di poter proseguire questo nostro cammino. Ad accogliermi con piacere anche tutti coloro che lavorano dietro le quinte ed il collega Riccardo Polizzy Carbonelli, felicissimo di ritrovarmi.
Il tuo Luca, a suo tempo, dovette interrompere la sua corsa ad Un Posto al Sole..
Si, Luca era amatissimo ed ebbe un grande seguito, al tempo. Quei suoi cinque anni furono costellati da avvenimenti importanti, struggenti, e da tanto amore. Credo sia rimasto, da parte del pubblico, questo forte sentimento nei suoi confronti. Sono felice del fatto che siano tornati, insieme a me, a ventidue anni fa, come in una vera e propria macchina del tempo.
Napoli e il suo mare, la sua gente, il suo calore, ti era mancata?
Si, terribilmente! A Napoli sono nati i miei genitori, vi sono le mie origini. Quando ebbi modo di vivere a Napoli, durante i primi anni di soap, strinsi nuovamente rapporto con i miei parenti. Questo rientro mi ha nuovamente regalato la possibilità di poter vivere questa città. Mia madre, mancata non molto tempo fa, non ha mai smesso di parlare il suo dialetto, amatissimo.
Tua madre è, appunto, mancata recentemente. Come vivi il rapporto con questa assenza, con la morte?
Credo di avere un rapporto abbastanza sano con la morte. Perdere mia madre non mi ha creato alcun senso di smarrimento. Sono consapevole che ci ritroveremo e che tutto questo faccia parte della vita. Siamo dello stesso materiale di cui sono fatte le stelle ed è proprio lì che faremo ritorno. Non ho fede alcuna in Dio ma sono convinto di un disegno più alto. Mia mamma, ritornando a Napoli, ha voluto essere tumulata proprio lì.
Cosa sogni di poter concretizzare un domani?
Desidero poter portare in scena Macbeth e riprendere il sogno interrotto de “Prometeo Incatenato”.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24