Marco Pellegrino: vi porto nel mondo del Luna Park

Dal 30 novembre, su Sky Documentaries, "I re del Luna Park", una progetto in quattro episodi ad opera di Marco Pellegrino.

Nel mondo de “I re del Luna Park”, la serie di Sky Documentaries, insieme al regista Marco Pellegrino, con l’attore Giulio Beranek tra i suoi protagonisti.

Un viaggio in quattro episodi tra le piu famose famiglie pugliesi di giostrai, le più abili e incantevoli che ci siano ad oggi.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole del regista Marco Pellegrino, al modo in cui ha vissuto questo ‘mondo’.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Marco. Come procede il tuo vissuto?

Procede molto bene, grazie!

Parliamo subito della serie visibile su Sky Documentaries dal 30 novembre, “I re del Luna Park”. Come ha preso forma?

Mi ha spinto la curiosità vissuta nei confronti dei giostrai, qualcosa che nutrivo sin da bambino. Non sono mai stato un vero appassionato di giostre, o comunque del luna park, ma ero a suo modo incuriosito da chi le portava nel mio paese. Un aspetto che ha  realmente qualcosa di poetico. L’occasione di saperne di più è arrivata quando ho conosciuto Giulio Beranek, il protagonista scelto per la serie, che mi ha parlato delle sue origini e quindi della sua famiglia, a cominciare dal modo di parlare, da una tradizione da mantenere, seppure con qualche difficoltà.

Giulio Beranek ha saputo guidare alla perfezione la tua curiosità, i tuoi studi… 

Si, Giulio mi ha accompagnato in maniera egregia, fantastica. È da sempre uno di ‘loro’, ma ciò non vuole essere uno spartitraffico. Si definiscono ‘dritti’, non zingari o quanto altro, e questo rappresenta di per sé una differenza.

Quali consensi ti auguravi di poter raggiungere con questo nuovo progetto?

Mi sono posto questa domanda da quando ho pensato di dare vita al progetto. Il consenso più grande, forse, potrebbe derivare dal percepire la storia come qualcosa di universale, per tutti. La storia parla di una famiglia apparentemente molto stretta, qualcosa che va ad analizzare un’identità pugliese, con dinamiche legate all’umanità. I più deboli che devono difendersi dai più forti. Spero siano in tanti ad apprezzare questo lavoro.

Quale sguardo ai progetti futuri?

Sto lavorando ad un film, un’idea fantascientifica avuta durante il 2020, che con la serie Sky di cui parlavamo ha in comune le atmosfere a tratti surreali. Nel mio futuro ci sarà anche un altro documentario, la storia di Davide Pecorelli, un personaggio alquanto folle, che si è finto morto in Albania per poi tornare dicendo di aver trovato il tesoro dell’isola di Montecristo.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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