LiveMedia24 ha il piacere di incontrare l’attore Paolo Malco, da sempre apprezzato, appartenente agli anni d’oro della televisione e del cinema.

Un attore che ha trovato la sua dimensione lontano da Roma, in un casolare in Umbria, una terra che tanto ama.

Vi lasciamo alle parole di Paolo Malco, al suo amore per l’Umbria, al racconto delle sue esperienze televisive e non solo…

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Paolo. Come procede il tuo vissuto?

Sto davvero bene, grazie! Da qualche anno vivo nella bellissima terra Umbra, in un paese meraviglioso, lontano dalla caotica Roma.

Una gran bella avventura quella che hai avuto modo di vivere con il tuo lavoro. Che ricordo porti con te di quegli inizi, dei primi passi mossi nella recitazione?

Era il 1968 e all’epoca frequentavo il primo anno di scienze politiche all’università statale. Una carissima amica, Valeria Dobici, mi chiese di fare l’esame per Il Piccolo. Lo feci e così cominciai a frequentare la scuola. Arrivò poi a Milano Lino Capolicchio, un carissimo amico di Valeria, che ci parlò di Ronconi. Fui preso, poco dopo, per il suo “Orlando Furioso”, in una tournée estera che mi porto anche negli Stati Uniti. A fine spettacolo decisi di trasferirmi a Roma…

Protagonista sin da subito, si potrebbe dire…

Si, di lì a poco venni scritturato da Arnoldo Foà per “Flavia e le sue bambole”, fino a diventare protagonista, poco dopo.

A regalarti popolarità, qualche anno dopo, la fiction Incantesimo e, successivamente, CentoVetrine. Che ricordo porti con te di quelle esperienze?

Ho vissuto dieci anni intensi, gratificanti, ad Incantesimo. Un’avventura che difficilmente dimenticherò. Potrei dire lo stesso di CentoVetrine, una soap che mi ha regalato la possibilità di conoscere persone magnifiche come Daniele Carnacina. Con Daniele, pensa, siamo ancora amici e quando possibile ci vediamo, pranziamo insieme. Con lui, proprio otto anni fa, ho girato anche Sacrificio d’amore.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24