Dopo l’esperienza formativa ad “Amici di Maria De Filippi”, la cantante Rea ci presenta il suo nuovo singolo, “Blu”.
Una canzone, quella che Rea ci presenta, che ci parla del reale bisogno di salvarci da soli, senza far riferimento al mondo esterno. “Amici di Maria De Filippi” le ha regalato molte più consapevolezze, voglia di mostrarsi, musicalmente parlando.
Per tali motivi, Rea ci parla di sé, della sua passione per la musica, dell’esperienza all’interno in “Amici di Maria De Filippi”.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, come procede il tuo vissuto?
Grazie a voi! Sto vivendo un anno molto intenso, in cui cerco di mantenere le amicizie sparse per l’Italia, create lo scorso anno all’interno del talent, e ovviamente sto dedicando molto tempo alla mia più grande passione, la musica. Scrivo nuovi pezzi e sperimento nuovi generi.
Raccontaci di come ha preso vita il tuo ultimo singolo, “Blu”?
Blu è nata un pomeriggio di fine estate grazie, e insieme, ad un mio caro amico, Leo Meconi. Leo ha suonato con me, come mio fidato chitarrista, durante tutte le date del mio ultimo tour. Prima d’ora non avevamo mai scritto qualcosa insieme, a quattro mani. Credo, però, che entrambi sentissimo la necessità di tirare fuori questo stato d’animo un po’ dolce amaro di chi sta vivendo un momento particolare e, per trovare una quadra, ha solo bisogno di tempo, senza aiuti esterni. Un tempo, come dico nel testo, per mettere di nuovo radici.
L’arrangiamento di “Blu” è ad opera di Leo Meconi. A cosa devi questa collaborazione?
L’arrangiamento di questo pezzo è passato, in realtà, per le mani di tre miei grandi amici: Michael Aka, Riccardo Aka Chekpoint e Pietro. Con quest’ultimo ho sgrossato il pezzo, mentre con gli altri due è stato maggiormente un lavoro al dettaglio. Con loro, più che una collaborazione, è stato un nerdare con degli amici in studio. Sono grata di aver trovato ragazzi così giovani e pieni di voglia di fare con cui condividere anche solo in parte il percorso.
Salvarsi da soli senza dover per forza fare affidamento su chi è al nostro fianco. Questo il motore del tuo pezzo, “Blu”. Ti è capitato di sentire il bisogno di rinascere e di farti strada nuovamente da sola, nel mondo?
Ovvio che sì! Questo accade da quando sono un po’ più cresciutella. Mi è spesso capitato di non riuscire più a fare affidamento sulle persone a me vicine, per poter risolvere un problema, e di avere qualcosa di intrinseco, come una scheggia ormai cicatrizzata sotto la pelle, da dover in qualche modo estirpare da sola. Sbagliare fa paura, specialmente, quando si cresce e la posta in gioco si alza. Più cresco e più mi rendo conto che la vita è un po’ come un gioco e va vissuta come tale, con il giusto equilibrio tra angoscia esistenziale e superficialità.
Il tuo EP di esordio ha preso vita dopo l’uscita dal programma contenitore di talenti, “Amici di Maria De Filippi”. Quali sensazioni ti ha regalato questo nuovo, primo, importante lavoro discografico?
È sicuramente un lavoro che custodirò per sempre nel mio cuore. Ho scritto quasi tutte le tracce di questo progetto in pochissimo tempo più per esigenza che per altro. Per quanto non abbia raggiunto numeri esorbitanti, l’uscita di questo Ep sarà per sempre l’anno zero, in quanto è stato il primo lavoro che mi ha portato a credere, a tutti gli effetti, nel potere della musica.
Importanti, e nel tuo percorso di vita e artistico, i tuoi sostenitori, complici anche nell’aiutarti nel tuo creare musica. Potremmo citare, ad esempio, Martina Resovaglio, autrice della copertina del brano. Come si è sviluppata questa collaborazione?
Il tutto ha preso vita in maniera spontanea. Martina è una ragazza di Roma, super talentuosa, che questa estate è venuta a sentirmi cantare in più occasioni. Spesso, quando ci incontravamo, mi portava disegni o pensieri da lei realizzati ed ho subito pensato potesse nascere una bella collaborazione. Così è stato. Stimo molto la sua artisticità e rivedo in lei la stessa spontaneità che metto anch’io nel fare musica.
Quali ricordi porti con te dall’esperienza vissuta all’interno del programma “Amici di Maria De Filippi” e quale insegnamento ne hai tratto?
Ho tanti, forse troppi ricordi, legati a questa esperienza. Probabilmente alcuni li ho anche rimossi. Qualche souvenir che mi porto dentro, ad esempio, sono le sere all’inizio del programma, in cui magari restavamo svegli fino a tarda notte a chiacchierare, ballare, farci scherzi a vicenda. Per quanto riguarda ciò che ne ho tratto, potrei stare ore a parlarne. La cosa che ho avvertito di più è che ne sono uscita con una consapevolezza maggiore rispetto a quando sono entrata.
Cosa non ripeteresti da quella esperienza?
Sicuramente le tempistiche. Se solo potessi, alla me di un anno fa consiglierei di aspettare ancora un po’ prima di tentare, anche se è chiaro che tali treni passino una sola volta nella vita. Al tempo non avevo ancora sviluppato a pieno tutti gli strumenti mentali per vivere al meglio un’esperienza così unica.
Hai modo di continuare ad incrementare i rapporti con i colleghi di avventura a cui sei maggiormente legata?
Assolutamente sì, quelle amicizie non sono andate perse! Ovviamente abitiamo tutti distanti, quindi ci si sente spesso al cellulare, ma quando mi capita di uscire da Bologna e girare per Milano o Roma ho modo di vederli, di ritrovarli.
Chi è Rea nella vita di tutti i giorni?
Sono una ragazza normalissima. Probabilmente se mi incontraste per strada non pensereste a me come possibile personaggio. Sono esattamente come ogni ragazza di diciannove anni che si rispetti. Mi tormento per il mio aspetto esteriore, per il futuro, per le questioni di cuore.
Cosa ti auguri di poter concretizzare in futuro?
Qualsiasi attività possa realizzarsi, in tale ambito, sarebbe un sogno che si avvera. Dunque non ho grandi aspettative. Spero soltanto, al momento, di riuscire a realizzare più live possibili questa estate dato che è ciò che più amo di questo mestiere.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24