Un Posto al Sole per Patrizio Rispo è casa da ben ventisette anni. Il suo Raffaele Giordano gli ha regalato tanto, così come la sua amata Napoli, in tutti questi anni…
Da sempre innamorato del suo mestiere, Patrizio Rispo, ci parla a cuore aperto dei suoi figli, di Napoli, della soap Un Posto al Sole.
Vi lasciamo alle parole di Patrizio Rispo, a questa nostra intervista sul suo percorso, su Un Posto al Sole…
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Patrizio. Come procede il tuo vissuto?
Procede davvero bene, grazie!
Da anni sei parte integrante della soap opera di Rai3, Un Posto al Sole. Cosa ti regala ancora oggi?
Una vera e propria scommessa Un Posto al Sole, specie in una città come Napoli. Una città che, all’epoca, mi ha riportato a poter vivere a casa, con la mia famiglia, affrontando proprio qui il mio lavoro. Mai avrei pensato potesse accadere e per così tanto tempo! Non ultimo, il grande affetto del pubblico che non è mai venuto a mancare.
Il tuo Raffaele, ultimamente, ha vissuto un momento particolarmente rischioso per il suo lavoro…
La ‘solita’ lotta. Di tanto in tanto provano ad allontanarlo dal palazzo, questo accade perché ‘i ricchi’ non voglio creare un rapporto con lui. Lo reputano indisciplinato. I fan, sui social, temono una mia uscita di scena ma non c’è bisogno di allarmarsi.
Credi ci sia ancora qualcosa da raccontare in Un Posto al Sole sul tuo personaggio?
C’è ancora tanto da dire! Nel libro “Il sole all’alba” si parla delle origini, del suo arrivo a Palazzo Palladini, del rapporto con il cognato Renato, delle sorelle Cozzolino, Giulia e Rita.
Hai due figli giovani e, a tal proposito, cosa consigli loro, lavorativamente parlando?
Li lascio liberi di scegliere la strada da seguire, senza mettergli alcuna ansia. Uno studia comunicazione con indirizzo cinema e televisione, l’altro scultura all’Accademia di Belle Arti. Sopravvivere della propria passione è una scommessa e non è proprio facile. È giusto provarci!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24