Apre la Galleria archeologica dei Musei Reali di Torino

Le Collezioni storiche della nuova Galleria Archeologica rappresentano il nucleo originario del Museo. Adesso sono perfettamente fruibili grazie al nuovo piano espositivo.

Apre al pubblico nei Musei Reali di Torino, la Galleria Archeologica, una nuova sezione dedicata al nucleo più antico delle collezioni del Museo di Antichità.

Questa nuova sezione è situata al piano terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale. Ospita un corpus di opere alcune delle quali mai esposte prima. Si tratta di reperti provenienti dalla Mesopotamia, statue greche e romane, vasellame greco, elementi funerari etruschi e fenici. Sono il risultato del collezionismo di Casa Savoia.

Lo spazio  è stato aperto al pubblico il 19 febbraio in un suggestivo e inedito allestimento, progettato dallo studio GTRF. Adesso è completamente fruibile, parte della collezione permanente del museo.

L’iniziativa è in linea con il Piano Strategico dei Musei Reali, che punta a riordinare i percorsi di visita, migliorando i collegamenti fra le diverse unità museali.

La Galleria.

Il percorso è stato concepito per essere accessibile a tutti i pubblici grazie all’inserimento di speciali didascalie commentate, contenuti tattili e audiodescrizioni, richiamabili da smartphone attraverso QRcode integrati sulle pareti.

E’ stata inoltre allestita la Galleria Junior, per stimolare la  curiosità dei bambini attraverso giochi e indovinelli per far conoscere meglio il passato, mettendolo a confronto con il presente.

Nella Galleria Live i visitatori troveranno degli approfondimenti extra con i protagonisti del mondo della cultura, dello sport, dell’imprenditoria e dell’arte che hanno risposto alla domanda “Quale significato hanno per te questi oggetti esposti? In che modo riflettono le tue passioni?”.

Le sezioni del Museo di Antichità.

Il percorso espositivo è suddiviso in cinque sezioni:

  • La Galleria Archeologica dedicata alle collezioni storiche del Museo;
  • Le Sale D’Andrade, che ospitano la sezione dedicata all’Archeologia a Torino e al Tesoro di Marengo;
  • L’area archeologica del Teatro Romano;
  • il Padiglione Territorio, dedicato all’archeologia del Piemonte e alle “Mostre in passerella”.

Le Collezioni storiche della nuova Galleria Archeologica rappresentano il nucleo originario del Museo. Questo si è formato quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia (1553-1580) inizia la raccolta di antichità, incrementata dai suoi successori e riordinata da Vittorio Amedeo II, re di Sardegna, che la dona all’Università di Torino.

Presenti alcuni oggetti particolarmente iconici, come il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto dagli esperti uno dei più rassomiglianti al condottiero; il rilievo assiro del re Sargon II, una delle più raffinate rappresentazioni del sovrano neo assiro risalente al 717-707 a.C.; il grande sarcofago etrusco datato al 280-270 a.C. della Matausna. E poi ancora il mosaico del cantore Orfeo che ammansisce le belve, ritrovato a Cagliari e giunto al Museo di Antichità già nel Settecento; il misterioso busto di Iside “cabalistica”, scolpito nella seconda metà del XVI secolo; un’eccezionale iscrizione in bronzo trilingue (punico, greco, latino) proveniente dalla Sardegna romana.

A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.

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