Apre l’Area sacra di Largo Argentina

Nel complesso dei Portici di Pompei si consumò l’uccisione di Cesare, un elemento che rende ancora più unico questo luogo.

E’ stata riaperta il 20 giugno l’Area sacra di Largo Argentina a Roma, grazie al sostegno di Bulgari. Grazie alla installazione di un nuovo percorso su passerella, per la prima volta, permette di apprezzare a distanza ravvicinata e in modo sistematico tutte le strutture comprese nell’area.

Gli archeologi riportarono alla luce l’Area sacra  tra il 1926 e il 1929, in seguito ad alcuni lavori di demolizione per la costruzione di nuovi edifici. Nell’area sorgono quattro templi di età repubblicana, indicati con le prime lettere dell’alfabeto in assenza di una identificazione certa.

Il tempio C (inizi III sec. a.C.), dedicato probabilmente a Feronia; il tempio A (metà III sec. a.C.) in onore di Giuturna; il tempio D (inizi II sec. a.C.), dedicato alle Ninfe o ai Lari Permarini; e il tempio B (fine II sec. a.C.), dedicato alla Fortuna huiusce diei.

Accessibile a tutti.

Da via di San Nicola de’ Cesarini, il visitatore ha ora la possibilità di scendere e visitare l’area archeologica. Il percorso è innovativo perchè completamente privo di barriere architettoniche.

Una piattaforma elevatrice consente, infatti, l’accesso anche alle persone con mobilità ridotta. All’interno sono stati eliminati tutti i dislivelli e salti di quota, rendendo agevole la visita anche in sedia a rotelle o con passeggini.

Per le persone ipovedenti e non vedenti sono stati realizzati due grandi pannelli tattili, in italiano, inglese e braille, con le indicazioni relative all’interno complesso e ai singoli monumenti.

È stata infine realizzata una nuova illuminazione, sia per la passerella che per gli espositori allestiti nello spazio museale.  A livello stradale è stato illuminato il portico della Torre del Papito.

In questo modo a tutti i cittadini viene restituita un’area tra le più importanti e tra le poche che si conservano integre a Roma. Consentendo a tutti di ammirare uno spaccato di storia di oltre due millenni: dalla Roma repubblicana a quella degli imperatori. In seguito dal riutilizzo delle strutture come dimore di famiglie aristocratiche, chiese e monasteri fino alle demolizioni degli anni venti del ‘900.

Nella Curia, situata nel complesso dei Portici di Pompei si consumò l’uccisione di Cesare, un elemento che rende ancora più unico questo luogo.

Fonte: Artemagazine.

A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.

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