Renoire in mostra a palazzo Roverella di Rovigo.
La mostra dedicata all’ultimo periodo artistico del grande pittore francese, noto ai più per l’appartenenza al gruppo degli impressionisti, è un ottimo motivo per recarsi nella piccola e accogliente Rovigo, ultima città veneta in direzione sud, un po’ limitrofa e decentrata rispetto agli snodi commerciali più importanti del Veneto ma sede di testimonianze storico-culturali degne di nota.
Palazzo Roverella si trova nel centro storico della città, è una sede museale contenuta, ben curata che offre al visitatore sempre una esperienza piacevole, intensa, non appesantita da un percorso troppo lungo o faticoso.
La mostra
L’idea della mostra nasce per sfatare due luoghi comuni: Renoir è solo un impressionista, l’ultima parte della sua vita è caratterizzata da mancanza di genio e slancio creativo.
Il percorso inizia proprio da alcune belle opere del pittore quali lo studio “Le moulin de la Galette “1875- 1876 e “Après le bain” 1876 deliziosamente impressioniste, in cui la luce viene resa attraverso l’uso del colore, evitando i toni scuri e caricando la pennellata di forte potenza materica e visiva. Accanto a questi quadri sono collocate alcune produzioni di pittori italiani che furono influenzati da Renoire e che possono essere facilmente confrontate.
“La baigneuse blonde”, ci conduce nel cuore dell’esposizione.
Si entra veramente nel pieno dello spirito della mostra con ” La baigneuse blonde”, 1882 Torino, Pinacoteca Agnelli, dove la modella Aline Charigot è ritratta come una Venere. Nel 1881, l’artista intraprende un tour in Italia alla ricerca di nuova ispirazione, l’impressionismo non risponde più alle sue esigenze creative, egli cerca nei luoghi italiani i canoni del bello cinquecentesco per ricreare il segno pittorico e dare nuova vita alle sue future produzioni.
A Venezia viene affascinato da Vettore Carpaccio e Giambattista Tiepolo, a Napoli scoprì gli affreschi di Pompei. Gli effetti di queste esperienze sono ben visibili ne “La baigneuse blonde”, in cui il tratto è più netto e i contorni definiti, le forme (ricordano le figure femminili di Raffaello create per Villa Farnesina a Roma) sono prorompenti e monumentali, con una delicatezza e perfezione atemporali, come si nota nel ritratto della bellissima modella, che poi diventerà moglie del pittore.
In un momento storico in cui nascono Simbolismo e Postimpressionismo, Renoire si rivolge al passato e crea uno stile neorinascimentale in cui confluiscono le scelte di colore e stilistiche di Rubens e dei classici italiani. Ecco proposte in mostra le bagnanti, le nature morte, i ritratti femminili. Nell’ultima parte della sua vita, l’artista vuole imprimere sulle tele la bellezza e la dolcezza delle figure ritratte, nella ricerca di una classicità atemporale . I visi sono collocati su uno sfondo di colore, privi di espressività psicologica, spogliati di ogni stato sociale, diventano “natura pura”.
La nostra proposta per un secondo itinerario.
Il visitatore che desidera scoprire un itinerario culturale ulteriore si può recare ad Adria dove si trovano due importanti musei nazionali, dove sono custoditi reperti di arte greco-romana-etrusca con una incredibile collezione di vasi di vetro di grande pregio.
Tutte le informazioni a riguardo alla mostra di Renoire a Rovigo le potete trovare sul sito ufficiale del Palazzo Roverella
A cura di Emma Borella per LiveMedia24